Gli aerei militari si esercitano
«Mucche impazzite per il rumore»

Nonini: «Sono terrorizzate, una ha spezzato la catena che la tratteneva»

Sotto accusa il passaggio dei caccia militari nel cielo sopra Gera Lario

Sfrecciano con una certa costanza, i caccia militari, nel cielo dell’Alto Lario e il rumore che si lasciano dietro è forte e inconfondibile. Forse non oltre la velocità del suono, ma piuttosto vicini ad essa.

Un rumore sopportabile per l’orecchio umano, decisamente fastidioso, devastante a volte, per quello degli animali. Ne sa qualcosa Eugenio Nonini, allevatore di Sant’Agata, frazione rurale di Gera Lario, che si dice esasperato dai consueti passaggi dei velivoli militari.

«Le mie mucche vengono terrorizzate e diventano incontrollabili. Nei giorni scorsi una ha persino spezzato la catena a cui l’avevo legata e sembrava impazzita. Gli animali hanno un udito molto più sensibile per questo tipo di suoni. Non è possibile che chi ancora si dedica alla terra e alle bestie debba subire penalizzazioni e disagi anche per via dell’esercito e delle sue esercitazioni: vadano altrove, i caccia, e non sempre nei cieli dell’Alto Lario».

Il cielo è uguale ovunque, ma a Gera Lario c’è la stazione Telespazio, con le sue potenti antenne per le comunicazioni satellitari, il controllo in orbita di satelliti e la navigazione satellitare.

«I caccia sfrecciano sopra le nostre teste per esercitazioni sulle intercettazioni - dice Nonini, che si è adeguatamente informato - . Il volo a determinate quote può eludere l’intercettazione da parte di una stazione satellitare e i continui passaggi a velocità supersoniche servono, appunto, a fornire dati in tal senso».

Un aereo comprime l’aria dinanzi e crea una vibrazione che si sposta in avanti alla velocità del suono: se procede sotto la velocità del suono (300 metri al secondo), la vibrazione sonora è più veloce della compressione, mentre quando supera la barriera del suono le onde sonore vengono superate dalla compressione dell’area e si scaricano all’indietro, creando un cono che si allarga producendo un boato.

Quando, nel 1977, venne inaugurata la stazione Telespazio di Gera, non mancarono le reazioni contrarie per via dei possibili effetti negativi delle onde elettromagnetiche; nessuno, però, avrebbe ipotizzato che negli anni sarebbero scaturiti addirittura problemi per gli animali provocati dal passaggio dei caccia.

«Ho letto che tra le comunità Inuit del Nordamerica il rumore di caccia disturba così tanto i bambini da indurli a fare gesti inconsulti - assicura Nonini - . Noi parliamo di animali, ma invito chiunque ad assistere ai loro comportamenti incontrollati provocati da terrore, per dimostrare che non sto affatto esagerando».

© RIPRODUZIONE RISERVATA