Cronaca
Lunedì 05 Agosto 2013
I carrellieri di Malpensa
Fino a 30mila euro in nero
Una trentina di persone in aeroporto guadagna da 50 a 70 euro al giorno aiutando i turisti con i bagagli. Vengono allontanati dal personale, ma tornano subito all’opera perché l’accattonaggio non è reato e la polizia non può fare nulla
Quanto vale un carrello porta valige? A Malpensa da 50 a 70 euro al giorno. E’ questa la somma che una trentina di persone riesce a guadagnare, con un semplice stratagemma, all’aeroporto varesino.
Un affare da 20 o 30 mila euro al mese, ovviamente esentasse. Il trucco è presto spiegato. I viaggiatori di Malpensa devono utilizzare una moneta da 2 euro per prendere un carrello porta valige. Un po’ come funziona al supermercato. Se lo si riporta indietro, però, la moneta non viene restituita. Ecco allora che quasi nessuno riporta il carrello all’esterno, abbandonandolo per l’aeroporto.
E’ proprio lì che entrano in campo i “carrellieri”. «Vuole una mano?». I “carrellieri” offrono aiuto a chi arriva. Si piazzano davanti agli ingressi e alla fermata dell’autobus. Chi ha un semplice trolley se ne va via veloce, ma chi deve imbarcare pacchi o valigie pesanti si fa aiutare. E alla fine sgancia la moneta. Più spesso una banconota da cinque o dici euro.
La storia va avanti da più di un anno. I dipendenti di Sea, da qualche mese, girano per l’aeroporto cercando di dissuadere i carrellieri dal loro intento. Quando li vedono, questi se ne vanno. Ma poi, girato l’angolo, tornano subito all’opera. Quello che fanno è accattonaggio, un’attività che non costituisce reato. E quindi le forze dell’ordine li fermano, li schedano, ma poi non possono fare nulla.
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