Cronaca / Como città
Giovedì 27 Giugno 2013
I comaschi tradiscono il Duomo
Solo venti euro per le campane
Ma i promotori non si rassegnano e rilanciano la campagna per salvare il castello
Sabato presentazione in San Giacomo: volantini e promozione nelle parrocchie
Le campane chiamano, la città non risponde.
In un mese, la sottoscrizione per salvare i bronzi a servizio del Duomo ha raccolto venti euro, un sola offerta da parte di un cittadino sensibile all’appello del “Comitato per il Duomo”, composto da un gruppo di imprenditori e professionisti comaschi e presieduto dal vescovo di Como, Diego Coletti.
Nient’altro, come se il cuore di Como si fosse chiuso, come se si fossero perdute le tracce di una storia che iniziò nell’anno del Signore 1396, quando la città cominciò a pensare alla sua cattedrale.
«Fu allora che, profittando dell’entusiasmo e del fervore cittadino – scrivono gli storici – il clero e i rettori del Comune si diedero a tutt’uomo a raccogliere danaro e donativi preziosi per la costruzione a nuovo del Duomo».
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