I Comuni e la “Riva Romantica”
Fermo il piano di fusione

Finora solo Carate ha agito concretamente. I promotori tornano a sollecitare i sindaci coinvolti. A Cernobbio si è speso per il «sì» solo il primo cittadino

Si è “inceppato” il processo per la grande fusione dei Comuni. Per una quindicina di giorni l’idea della Riva Romantica da Moltrasio a Brienno con l’eccezione di Laglio, intenzionato a far da sè, aveva suscitato curiosità e qualche entusiasmo, più tra i cittadini che tra gli amministratori pubblici. Ma poi è subentrato un gran silenzio con la sola eccezione della comunità di Carate Urio, rappresentata dal sindaco Daniele Maggi, intenzionata comunque a sostenere il progetto. Sembrano essere andate a monte anche le prospettive di fusione allargata a Cernobbio e Maslianico, due Comuni del primo bacino che avrebbero potuto dare del valore aggiunto all’intera operazione.

«Da parecchie settimane tutto tace - dice il presidente del Mif Movimento insieme per il futuro Celestino Villa - evidentemente i contendenti si sono ritirati nelle proprie trincee, quelli favorevoli per meditare le mosse future e i contrari sperando che l’operazione si allontani nel tempo e cada nell’oblio.

E rilancia: «Per ridare impulso alle iniziative di fusione abbiamo inviato una lettera a tutti i sindaci e per conoscenza a tutti i consiglieri comunali, con in allegato gli elementi qualificanti del nuovo statuto, chiedendo un incontro a breve termine».

Tutti i dettagli del progetto sul giornale in edicola sabato 13 giugno.

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