Il Comune di Como rinuncia
allo stand per l’Expo

COmo

«Uno stand del Comune di Como a Padiglione Italia? Per carità, non se ne parla, non abbiamo nessuna intenzione di affittare uno spazio per Expo 2015».

Forse unite

Tra tante incertezze, ipotesi, prove tecniche, rinvii su cosa fare in vista della manifestazione del prossimo anno, una certezza c’è. «Il Comune di Como non avrà il suo stand - dice l’assessore Gisella Introzzi - perché non è assolutamente necessario. Già il fatto che siamo 8mila Comuni è una risposta. Se ognuno rivendicasse il suo spazio, non avrebbe senso». Quel che la Introzzi vuole fare, invece, di concerto con l’assessore Luigi Cavadini, è «fare in modo che Como trovi il modo di pubblicizzare gli eventi legati a Expo quando saranno organizzati».

«Questo di sicuro ha più senso», ragiona la Introzzi. A Padiglione Italia dovrebbero trovar posto invece le province di Como-Lecco - Sondrio unite. «Se ne sta occupando la camera di commercio anche se hanno trovato ostacoli». La Introzzi respinge le critiche di chi vede Como seduta sulla propria capacità di attirare turisti senza far nulla di più che aspettare che esca il sole sopra al lago. «Certo che abbiamo progetti da presentare inRegione, ma visto che dobbiamo parlarne al Pirellone, perché devono essere progetti condivisi, non trovo giusto anticiparli».Ci sono 10 milioni di euro a disposizione per la Lombardia , tolto Milano. «A Como dovrebbero andarne circa 300-350 - dice l’assessore -. Il patto è che il Comune raddoppi questa cifra e infatti l’abbiamo già messa a bilancio». Entro fine mese dovrebbe esserci l’incontro in Regione. «Al 2015 mancano solo sei mesi, di sicuro non si potrà pensare di fare opere strutturali come alberghi perché non c’è neanche il tempo. Pensiamo di organizzare eventi o potenziare gli info point».Il presidente Roberto Maroni nella parte conclusiva del suo intervento a Como, ha invitato i Comuni a farsi avanti con idee.