Cronaca
Sabato 11 Giugno 2016
IL CORTILE DEI GENTILI
Bray, Azzone e Minonzio
per le conclusioni
Al Politecnico di Lecco la due giorni organizzata dal nostro quotidiano e dalla Fondazione della Provincia di Lecco
A Massimo Bray, direttore generale dell’Istituto enciclopedia italiana Giovanni Treccani, Giovanni Azzone, rettore del Politecnico di Milano e Diego Minonzio, direttore della Provincia, sono affidate le conclusioni della due giorni di dibattiti, confronti e tavole rotonde dedicate al tema del dolore innocente. Lavori voluti dal Pontificio Consiglio della Cultura guidato dal cardinal Gianfranco Ravasi e finalizzati a favorire il confronto fra credenti e non credenti. Organizzati dal nostro quotidiano con il supporto della Fondazione della Provincia di Lecco, i lavori hanno ospitato le riflessioni di medici, filosofi, sacerdoti, malati.
Faccia a faccia con il dolore
Alberto Giannini, il medico responsabile della terapia intensiva pediatrica della Fondazione IRCCS Ca’ Granda - Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, si stra confrontando con Lidia Maggi, pastora valdese, Mauro Marinari, fondatore dell’Associazione Fabio Sassi, che gestisce l’Hospice di Airuno, e Aldo Pellegru, della Nostra Famiglia. A moderare il dibattito il giornalista Emilio Carelli, già direttore di Sky Tg24 e presidente della Fondazione Ghirotti.
Il sollievo della sofferenza
Conclusa la tavola rotonda su “Il sollievo della sofferenza come diritto universale dell’uomo”, con il giornalista Emilio Carelli, Vincenzo Valentini, primario di radioterapia al Policlinico Gemelli, William Raffaelli, presidente Fondazione ISAL, e monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano allo Ionio.
Alle 10.30 seguirà un’altra tavola rotonda intitolata “Faccia a faccia col dolore”. Vedrà protagonisti Alberto Giannini, medico rianimatore, Lidia Maggi, pastora valdese, Mauro Marinari, dell’Associazione Fabio Sassi, Franco Molteni di Villa Beretta e Alda Pellegri della Nostra famiglia.
Un incontro, quest’ultimo, che mette a confronto esperienze diverse sul tema del dolore. Mauro Marinari, per esempio, è il fondatore dell’Associazione Fabio Sassi di Merate, nata nel 1989 per dare sostegno all’équipe di medici e infermieri dell’Ospedale di Merate che si occupava di malati terminali; per offrire a questi ultimi, nel rispetto dei loro valori e desideri, un mantello, un pallium, che li proteggesse nel difficile viaggio attraverso la malattia e verso il termine della vita. Franco Molteni, dal canto suo, è direttore della divisione di medicina riabilitativa dell’ospedale Valduce “Villa Beretta” a Costa Masnaga, dove dirige anche il laboratorio di analisi del movimento. Il suo lavoro consiste nell’applicare le nuove tecnologie per rimediare ai danni neurologici. Un impegno che affronta ogni giorno per sfidare la sofferenza.
A riflettere sul non senso del dolore sarà anche Lidia Maggi, teologa e pastora battista a Varese. «Tutte le volte che ci si trova di fronte al dolore – ci ha detto – si ha la netta sensazione di incontrare qualcosa di scandaloso, di dirompente, contro cui è quasi spontaneo ribellarsi. Il dolore è qualcosa che sembra contro la natura. Se poi questo dolore è innocente, se colpisce un bambino, qualcuno che ne è vittima senza averlo provocato, allora questo grido è ancora più forte. Una condizione di malattia, qualunque essa sia, ci interroga sul senso della vita. In queste situazioni la domanda più intensa è: «Dove sei Dio?». Del resto, questa è una domanda che trova posto nella fede in Dio, perché nel dolore noi chiediamo soprattutto di essere ascoltati».
Le conclusioni della giornata saranno curate da Massimo Bray, direttore generale dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Giovanni Treccani, da Giovanni Azzone, rettore del Politecnico di Milano, e da Diego Minonzio, direttore de “La Provincia”.
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