Il don non vuole il cassonetto
«Troppo vicino alla chiesa»

Il parroco di Garzola chiede di spostare il contenitore degli abiti usati

A Garzola è diventato il cassonetto “pellegrino”. Parliamo del contenitore di colore giallo, adibito alla raccolta degli abiti e degli indumenti usati. Attualmente è situato nella parte alta del piazzolo don Luigi Galli, di fronte alla chiesa parrocchiale della Madonna del Prodigio. Si trova lì da qualche mese, dopo aver cambiato diverse posizioni, ma portandosi sempre dietro di sé come “corredo” l’immancabile mucchio di rifiuti di ogni genere.

Visitatori e fedeli

Situazione non certo conciliabile con la decenza e il decoro, tanto più al cospetto della chiesa e del Sacrario degli Sport Nautici, conosciuti non solo in città, ma mèta di tanti visitatori e fedeli provenienti da ogni parte.

Il cassonetto incriminato era stato posizionato a inizio 2014 sul piazzale, vicino alla campana per la raccolta del vetro e sono iniziati i guai, perché lo spazio limitrofo si era trasformato in una piccola discarica. Abbandonati tra il cassonetto e la campana, infatti, veniva lasciato di tutto: piante e fiori recisi, caschi di motociclisti, fornelli, scarpe, sacchetti ed altri materiali ingombranti.

Il perdurare dello stato di degrado suscitò le proteste dei parrocchiani per l’uso indecoroso e brutto a vedersi per tutti e in particolare per i visitatori e pellegrini del santuario . La scorsa primavera, in coincidenza con l’inizio del servizio di raccolta differenziata, il cassonetto fu spostato prima del piazzolo, sullo slargo di via per Brunate di fronte ai numeri civici 29 e 33..

Le segnalazioni dei residenti

Per alcuni mesi il piazzolo Don Luigi Galli ritornò alla status originario, in condizioni dignitose, pur se occupato da qualche auto regolarmente parcheggiata. Sembrava che il problema fosse definitivamente risolto, se nonché lo scorso autunno ecco ricomparire il cassonetto nella posizione attuale. E con il cassonetto è ripreso anche il deposito indiscriminato di rifiuti, appoggiati allo stesso e spesso anche nello spazio dove prima era posizionata la campana verde del vetro. Le lamentele dei residenti hanno avuto l’effetto di far intervenire il servizio di raccolta dei rifiuti, che costantemente e, va riconosciuto, con tempestività provvede alla pulizia dell’area. Ma il problema continua a sussistere, perché basta la sconsideratezza di qualche incivile di passaggio per sfregiare l’immagine di un luogo di culto e di memorie come il santuario della Madonna del Prodigio e del Sacrario degli Sport Nautici. «Non è possibile – si chiede il parroco e rettore del sacrario, don Maurizio Salvioni – trovare un altro posto più consono per posizionare il contenitore per la raccolta degli abiti usati, scongiurando il pericolo di rovinare il decoro del luogo di culto con l’abbandono di rifiuti?».n 

© RIPRODUZIONE RISERVATA