Il Giardino del merlo, volontari al lavoro per riaprirlo

Gli scavi hanno riportato alla luce anche i resti del castello del Medeghino. La proprietaria: «Molto è stato fatto. Qui era di casa San Luigi Guanella»

Un gruppo di volontari con in testa il sindaco, Marco Pozzi, si è dato da fare con impegno, correndo anche dei rischi, per riportare alla luce i resti del castello del Medeghino. Motivo ulteriore per aprire al più presto al pubblico il Giardino del Merlo, oasi botanica, storica e architettonica di assoluto pregio.

«Rendere tutto accessibile e in completa sicurezza sarà difficile - interviene Emilia Blotto, rappresentante della famiglia proprietaria del luogo - ma già ora possiamo dire di aver reso percorribile il parco, grazie anche al contributo di Provincia e Comunità montana e all’importante aiuto degli Alpini della sezione di Colico, dell’Amministrazione di Musso».

Le prerogative per suscitare interesse ci sono tutte e, tanto per non tralasciare un altro particolare storico del Giardino, è opportuno ricordare che anche San Luigi Guanella, alla fine dell’’800, quando era parroco a Pianello, lo frequentava e ne censì le specie vegetali.

Leggete tutti i particolari nell’edizione odierna de La Provincia.

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