Il lago di Grandate non resterà solo
Due progetti per abbassare le falde

Prende quota l’idea di creare altri bacini dove far defluire l’acqua in eccesso

Anche il Politecnico cerca una soluzione per salvare le aziende in ammollo

Il nuovo lago comparso a Grandate potrebbe essere solo il primo di una lunga serie. Anche se i Comuni stanno unendo le forze per trovare una soluzione.

Lo specchio d’acqua è quello sorto tra il Santuario della Madonna del Noce e il cavalcavia di Pedemontana. Quei terreni in località Caneda prima ospitavano una cava: ma ora scavare è impossibile.

Il fenomeno è una conseguenza dell’innalzamento delle falde su tutta la piana a sud di Como. L’emergenza era scattata lo scorso novembre. E oggi decine di magazzini e di piani interrati sono ancora inagibili perché sommersi dall’acqua.

Le cause sono in corso d’accertamento: si attende una relazione ufficiale di Arpa, l’agenzia regionale per l’ambiente. C’è chi punta il dito contro Pedemontana, chi invece contro il declino delle aziende: le ditte che prima pescavano dalle falde per le lavorazioni ora hanno chiuso, oppure pompano dagli impianti industriali.

Nel mentre, decine di imprese e quattro Comuni (Grandate, Villa Guardia, Montano Lucino e Luisago) si sono uniti per costruire un progetto che cerchi di risolvere o almeno tamponare il fenomeno.

Altrimenti superata l’estate, con il ritorno delle piogge, l’emergenza potrebbe diventare un dramma.

In sostanza il progetto, attraverso carotaggi e sistemi di induzione, magari con l’uso di vasche di laminazione, vuole cercare di convogliare le acque delle falde in risalita verso alcune aree di sfogo: zone dove l’acqua in eccesso non farebbe danno. Quindi terreni agricoli e prati verrebbero trasformati in nuovo bacini idrici: piccoli laghi, proprio come la cava dietro al Santuario.

Tra le aree indicate ci sono, per esempio, i terreni che danno verso il fiume Seveso, oltre la ferrovia;oppure la valle verde al confine con Portichetto.

Esiste poi un progetto parallelo tutto grandatese, redatto dal Politecnico di Milano. Il vice sindaco Fabio Ferrario fa sapere che arriverà presto sui tavoli del consiglio comunale.

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