Il mercato inventa
gli sconti della sera

Tra i fruttivendoli di via Mentana. «La gente non compra più, rischiamo di buttare via chili e chili. Calo del 30%: «A fine giornata sconti sui prodotti guasti, solo così vendiamo». Un’ala resta chiusa

Calo di vendite sotto le feste, al mercato coperto. Secondo i commercianti, rispetto al Natale 2012 il taglio è stato tra il 25 e il 30%.

I comaschi hanno mangiato meno mandarini e frutta secca, hanno speso poco, tanto da costringere le attività a fare sempre più attenzione a non avere quantità invendute alla fine della giornata. Per non buttare via gli ortaggi rimasti sui banchi.

Franco Bridarolli è uno storico esercente e racconta: «Come festività siamo sotto la media di circa il 30%. Il motivo è la crisi, ma non solo. Qui mancano i parcheggi, per la scomodità di trasportare le cassette i clienti comprano solo al pezzo, preferiscono i grandi centri commerciali dove trovano di tutto». Faty Imerosky lavora tra le bancarelle e spiega: «Ormai dobbiamo stare attenti a tutto. Per l’invenduto un tempo potevamo acquistare tanti colli, ormai li contiamo. Se dieci anni fa compravo cinquanta casse di clementine ora ne prendo otto. Per non buttare i prodotti facciamo anche le svendite a fine giornata. La gente compra meno di prima e c’è più rischio di avere invenduto».

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su LA PROVINCIA di venerdì 3 gennaio 2014

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