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Cronaca / Lago e valli
Martedì 21 Aprile 2015
Il nulla dopo il fuoco sui monti
Per dieci anni mucche senza erba
Inutilizzabili 40mila metri quadrati di bosco
Danni ingenti per i proprietari degli alpeggi
Il veterinario: «Compromessi formaggi e latte»
Quattro ettari, equivalenti a 40 mila metri quadrati, tra radura boschiva e superficie pascoliva, per dieci anni non potranno più essere utilizzate dal bestiame- prevalentemente mucche e capre- in transumanza.
Oltre al danno causato dall’evento combustivo, si aggiunge anche la beffa per gli alpigiani, proprietari delle aree, annerite e distrutte dal fuoco sul Pizzo della Croce, interessato nei giorni scorsi da un vasto incendio sottoposto a immediata bonifica da parte dei volontari intervenuti nello spegnimento.
Un danno emergente per i costi di ripristino del pascolo sul versante a cavallo tra i comuni di San Fedele e Castiglione, che si andrà ad aggiungere al lucro cessante per il divieto imposto dalla legge e che obbligherà, gioco forza, malgari ed allevatori a portare gli animale su altre aree o acquistare foraggio a prezzi altissimi.
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