Cronaca / Como città
Domenica 09 Giugno 2013
«Il racket c’è anche
sui pacchi viveri»
La denuncia di Marco Mazzone (Banco di solidarietà): «Mi sono imbattuto in casi non chiari»
Il fenomeno del presunto racket che si cela dietro all’accattonaggio entra pure nelle case dei comaschi e si nasconde dietro ai pacchi viveri. Quei pacchi che le associazioni di assistenza, in primo luogo il Banco di Solidarietà di viale Innocenzo, distribuiscono quotidianamente alle famiglie vittime della povertà che, sempre più spesso, deriva dalla perdita del lavoro.
Marco Mazzone, membro del consiglio direttivo del Banco di Solidarietà e presidente della Compagnia delle Opere squarcia quel velo di omertà che, ancora oggi, vede l’ombra della malavita solo dietro ai mendicanti che si spartiscono un posto lungo le vie del centro e ai semafori della città.
«Nessuno più di noi, che portiamo direttamente al domicilio della famiglia il pacco con i viveri - spiega Mazzone - può toccare con mano quanto ampio e sfaccettato sia oggi il disagio. Perché, accanto a nuclei familiari che hanno davvero bisogno - afferma - mi è capitato d’imbattermi in casi non chiari, in cui era evidente che le famiglie in questione non avevano dichiarato il vero».
«Appena siamo venuti a conoscenza di falsi bisogni o di povertà in cui si poteva intravedere l’ombra sfruttatrice di qualche organizzazione - spiega - abbiamo immediatamente interrotto la catena della solidarietà. E abbiamo segnalato i casi alle forze dell’ordine».
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