Cronaca / Como città
Venerdì 15 Maggio 2015
Il sindaco e le pagelle della discordia
«Non siamo così fessi da darci nove»
Lucini difende il documento che assegna agli uffici voti altissimi per il lavoro svolto. «Si riferisce solo agli obiettivi del 2014, non vuol certo dire che abbiamo risolto tutti i problemi»
Strano contestare una pagella perché riporta voti troppo alti. Eppure è proprio quello che ha fatto, ieri, il sindaco Mario Lucini.
Non si lamenta per le critiche, ma vuole mettere in chiaro che la giunta non si è affatto assegnata una serie di 9 in pagella.
Quelli riportati nei giorni scorsi e finiti al centro delle polemiche, dice il primo cittadino, sono «giudizi espressi dal Nucleo di valutazione sull’operato degli uffici» e il fatto che per quasi tutti i capitoli l’obiettivo risulti raggiunto al 100% «non significa che le questioni siano state risolte definitivamente ma solo che i risultati previsti per il 2014 sono stati raggiunti».
Tutto nasce dalla relazione allegata al rendiconto, relazione che parla - in apposite tabelle - di obiettivo raggiunto al 100% alla voce “paratie”, così come per i rifiuti, l’ampliamento della Ztl, persino la gestione dei cimiteri e tanto altro ancora.
«Da moltissimi anni nel conto consuntivo viene riportato l’esito delle verifiche del cosiddetto Controllo di gestione - dice Lucini - sui risultati dei vari settori e dei dirigenti. Il sindaco e la giunta non fanno alcuna auto-valutazione, si limitano a prendere atto del lavoro del nucleo di valutazione. Non pensiamo certo di aver risolto del tutto il problema delle paratie, nel documento si parla di 100% perché per il 2014 l’obiettivo era predisporre la nuova perizia ed è stato fatto. Nell’ambito di una voce generica, come può essere appunto “paratie”, ci sono diverse fasi e step intermedi. Gli obiettivi sono parziali e si riferiscono solo a quell’anno. Sappiamo benissimo che ci sono ancora tanti problemi aperti».
Verrebbe da dire che Lucini non accetta le critiche: «Affatto, accetto tutto. Però non si può dire che ci auto-celebriamo e ci diamo le pagelle da soli. La giunta approva gli obiettivi, ma non assegna voti, lo fa il Nucleo e poi la relazione viene inserita nel conto consuntivo. Nessuno è così fesso da darsi 9 in pagella se non ha fatto il 100% di un’opera. E credo che auto-incensarsi sia la cosa più lontana dall’atteggiamento mio e di tutta la giunta. Metteteci alla berlina per le cose che sbagliamo, non per cose che non ci appartengono e non fanno parte del nostro stile».
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