In vendita un terreno del parco
Mariano, critiche al sindaco

All’asta undicimila metri quadrati in via Scesa. L’incasso sperato è 220mila euro. Marchisio: «È un’area inutile». L’opposizione: «Ma ci sono altri beni da cedere»

Il Comune mette in vendita i “beni di famiglia”, ma la scelta di alienare tramite un’asta un terreno pubblico, accende la polemica. Dubbi, sospetti e critiche piovono sul municipio di piazza Manlio peggio della grandine.

Il caso è scoppiato dopo la recente perizia redatta dall’ufficio tecnico comunale sull’area di 11.100 metri quadrati che si trova in via Scesa per la quale è stato indicato un controvalore di 220 mila euro (20 euro al mq): la questione aveva già sollevato roventi polemiche in Consiglio comunale in quanto le minoranze non capivano la necessità di alienare un terreno pubblico rientrante nel parco della Brughiera Briantea a fronte del fatto che nella stessa seduta era stata approvata la decisione di annettere il polmone verde di gestione sovraccomunale al parco regionale delle Groane.

L’intenzione dell’amministrazione, invece, è quella di indire in giugno un’asta aperta a tutti coloro che intendono acquisire l’area – che rimarrà a destinazione agricola - con offerte che potranno essere solo al rialzo, ma la procedura seguita ha destato più di un dubbio.

A cominciare dal fatto che nella documentazione pubblicata sul sito, le copie riportanti la planimetria hanno in calce la firma della persona che ha richiesto l’acquisizione del terreno. E non solo: la delibera parla dell’approvazione della perizia, ma poi il verbale si limita a una presa d’atto in quanto la giunta ritiene che ci siano delle carenze su degli elementi tecnici.

Il sindaco Giovanni Marchisio si difende: «Non stiamo svendendo i gioielli di famiglia. Quello è un terreno che al Comune non serve e su cui sono state fatte delle domande di acquisizione. Punto e a capo».

E su come destinare i 220 mila euro, Marchisio ribatte: «Rappresentano un’entrata in conto capitale che serve per finanziare spese per gli investimenti inseriti nel bilancio di quest’anno: c’è solo l’imbarazzo della scelta tra strade, fognature, manutenzione degli immobili o dell’illuminazione pubblica».

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