La casa sulla Pedemontana
«Noi, prigionieri del cantiere»

L’autostrada sta sorgendo a pochi metri dalla palazzina della famiglia Pini

«Mangiamo pane e polvere, e non abbiamo la possibilità di andarcene»

«Prigionieri della nuova tangenziale, mangiamo pane e polvere».

Al civico 51 di via Madonna del Noce a Grandate abita la famiglia Pini, il loro condominio rosso è stato completamente accerchiato dalla nuova tangenziale di Pedemontana. Ines, insieme alle tre sorelle, al fratello Franco e alle loro figlie racconta come il cantiere ha cambiato la loro vita: «Adesso abbiamo proprio una bella vista, un bel panorama. Ci trasferiremmo volentieri, ma non abbiamo dove andare, a meno di chiedere ospitalità in cima al campanile della chiesa. Restiamo qui, accerchiati da questo muro di Berlino».

Il loro caseggiato, a pochi passi dal passaggio a livello ferroviario, confina davvero da ogni parte con il nuovo svincolo, la rampa d’uscita del casello. Una casa con vista tangenziale, oggi con il fastidio dei perenni lavori, domani con il traffico.

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