La nuova Albate: piazza più grande di quella del Duomo

L’intervento edilizio nell’ex Frey crea spazi residenziali e cambia l’aspetto urbanistico del quartiere che ora ha davvero un centro

Tolte le protezioni del cantiere, ora è visibile la trasformazione dell’area dismessa ex Frey di Albate in fregio alla via Canturina. Gli automobilisti di passaggio rallentano per dare un’occhiata, i passanti si fermano e commentano. Il nuovo spazio è davvero importante: la nuova piazza di Albate è addirittura più grande, seppur di poco, di piazza Duomo a Como.

Il quartiere ora ha davvero un centro. Fino a oggi era profondamente segnato dalla strada Canturina che lo tagliava nettamente in due. L’intervento edilizio con la costruzione delle palazzine residenziali (la cui altezza è stata limitata a quattro piani) ha cambiato lo scenario urbanistico. Dove c’erano vecchi capannoni industriali ora sorgono moderni edifici, spazi commerciali (c’è anche la nuova sede della filiale della Bcc di Cantù), una grande piazza, un arredo piacevole e su tutto campeggia la presenza dei due maestosi cedri del Libano che, smentendo i timori di alcuni, sono stati salvati e addirittura valorizzati nella loro monumentalità.

L’intervento è stato realizzato dalla Nessi & Majocchi e proprio Angelo Majocchi rivela la curiosità della piazza: «Sì, è proprio così: la nuova piazza di Albate è lunga 90 metri e larga circa 30 risultando e risulta un po’ più grande della piazza Duomo del centro città. Questo recupero edilizio ha aspetti molto importanti: intanto è realizzato senza consumare suolo ma anzi recuperando un vecchio edificio industriale dismesso. Il territorio ne guadagna anche perché si ottengono altri risultati positivi: prima di tutto il valore della nuova piazza, un centro che finora ad Albate mancava; diventerà il centro di ritrovo dei cittadini. Poi ci sono i numerosi parcheggi pubblici a disposizione degli automobilisti. I posti auto privati a servizio delle residenze sono invece sottostanti gli edifici».

A che punto è l’intervento? «Siamo quasi alla conclusione».  

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