Cronaca
Mercoledì 20 Febbraio 2019
La Polstrada: “Ritiro della patente”
a chi guida con il cellulare”
La proposta alla commissione Trasporti della Camera: «È la prima causa di incidenti”
Le sanzioni attuali, peraltro già aspre, non bastano? Lo smartphone resta, secondo la Polstrada, la principale causa di incidenti. Guidare e allo stesso tempo “smanettare” con il cellulare è ovviamente un gesto sconsiderato.
Santo Puccia, Primo dirigente della Polizia stradale, ascoltato in commissione Trasporti alla Camera, chiede “una modifica normativa che consenta il ritiro della patente alla prima violazione”. La richiesta arriva quindi direttamente della Polizia stradale, il reparto della Polizia di Stato italiana con il compito di svolgere attività circa la viabilità.
“Ora la sospensione è prevista solo in caso di recidiva - ha ricordato Puccia - il che si è dimostrato poco efficace come deterrenza”. Sul fronte dell’uso scorretto di smartphone mentre si è alla guida, “l’incremento delle violazioni è continuo e costante: lo sforzo nel contrasto e’ fortissimo, ma si tratta di un elemento di trasgressione diffusissimo e difficile da contenere. Riteniamo che lo ’spauracchio’ del ritiro della patente alla prima violazione potrebbe funzionare come deterrente, e ingenerare quell’effetto virtuoso ottenuto a suo tempo con la patente a punti”.
In base al nuovo Codice della Strada è sempre vietato togliere le mani dal volante per usare un cellulare. Punto. La legge vieta in pratica ogni azione e ogni gesto che preveda l’utilizzo fisico del telefono quando il veicolo è in marcia: vietato telefonare, vietato scrivere messaggi, vietato consultare le mappe sullo smartphone. A norma di legge, vietato anche prendere in mano il cellulare per rifiutare una chiamata.
Non è tutto: è anche vietato utilizzare il cellulare in viva voce tenendolo con una mano (in tanti lo fanno attivando la “viva voce”). Se si usano gli auricolari, un orecchio deve sempre rimanere libero e “connesso” ai rumori del traffico.
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