La rivincita della sponda
che sta all’ombra del lago

Non solo Clooney. Sulla sponda di Bellagio ora ci sono ville restaurate, hotel di lusso Ecco come sta cambiando (in fretta) la “riva” più povera

Da una parte c’erano i vip e i soldi. Clooney, Villa d’Este con la sua sfilata di attori e personaggi famosi, il Gran Hotel Tremezzo citato perfino da Greta Garbo, una storia di turismo secolare.

Di qui, sulla sponda Cenerentola, quella che sta sempre all’ombra ed è sempre stata penalizzata, c’era solo Bellagio. Non che Kennedy non bastasse a pareggiare ma era solo. Un paese solo, seppure top, su un’intera sponda. Mentre di là tra la Tremezzina. Carate Urio e Moltrasio si erano anche guadagnati il nome di Riva Romantica.

Un faro nel buio contro una sponda sempre in vacanza, sempre indaffarata in mille eventi, meeting, fiere, cerimonie, inaugurazioni, feste e fasti. Poi, qualcosa è cambiato. Gli americani si sono innamorati della pace, della quiete, della vita del lago nella parte isolata. Non la passeggiata di Cernobbio ma i tornanti da Como a Faggeto. Non la parata di vip di Laglio ma l’isolamento di Pognana Lario, non il gran hotel «guarda quanta bella gente» c’è in giro ma le suites di lusso «guarda che bello sembra di essere a casa nostra». così sono iniziati i restauri delle grandi ville che erano cadute in degrado. E la sponda Cenerentola si è scoperta al pari della sponda regina.

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