La sfida dell’avvocato
«Telelaser fuorilegge»

L’accusa: «I vigili hanno scelto di non fermarmi»

Così l’importo della contravvenzione è aumentato

Lo multano per eccesso di velocità; ma questa volta il presunto trasgressore è un avvocato che decide di opporsi perché contesta alla polizia locale di Mariano la «legittimità dell’azione amministrativa».

Il caso rischia di creare un precedente interessante per automobilisti e motociclisti caduti nella rete dei controlli che si fanno sulle strade con il telelaser. Come è successo al legale Agostino Rubelli, con studio a Biassono, al quale la multa presa il 24 settembre del 2013 in via Milano – il lungo rettilineo che collega la città a Paina – non è proprio andata giù.

«E non perché obietti al Comune il diritto di organizzare delle postazioni di controllo – premette a scanso di equivoci - ma non accetto il fatto che non ci sia stata nessuna reale intenzione di contestare nell’immediato l’infrazione, come invece prevede la legge».

Da qui la considerazione: «Per come si sono svolti i fatti, mi viene da pensare che il vero obiettivo dell’ente locale non fosse fare prevenzione in termini di sicurezza, ma piuttosto fare cassa. E questo non mi sta bene».

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