Cronaca / Como città
Martedì 11 Giugno 2013
L’abbraccio a don Stefano
Ex giocatore dell’Albatese
Tutto il quartiere in festa per la nomina a sacerdote di Ferrari Un passato da calciatore: «Grandi doti umane e di solidarietà»
Albate in festa per la nomina a sacerdote di don Stefano Ferrari. Un fine settimana di eventi per ricordare il frutto di un percorso condiviso con tutta la comunità.
Il sacerdote 26enne lascerà il quartiere per dedicarsi alla comunità di Cermenate. Domenica scorsa, nella chiesa di Sant’Antonino ad Albate, la sua prima messa. Una chiesa gremita con i bambini che hanno seguito le celebrazioni dietro l’altare. I cittadini hanno accolto l’ingresso di don Stefano, visibilmente emozionato, con un lungo applauso.
La “domanda” nel 2006
«È bello ritrovarci dove don Stefano ha vissuto i primi passi che lo hanno portato a questa scelta – ha detto il parroco don Antonio Fraquelli – ha seguito la sua vocazione. A Cermenate seguirà il suo grande cuore e donerà serenità alle persone che incontrerà».
Un cammino lungo, non sempre facile, ma Stefano ha potuto contare sul sostegno di mamma Annamaria, papà Alberto e la sorella Daniela. Nel 2006 dopo il diploma al liceo scientifico Giovio decide di entrare in seminario. Al suo fianco a sostenerlo in questa scelta la famiglia, gli amici, ma anche tutta la comunità albatese. Il 1° maggio 2009 il giorno della “domanda”, il momento in cui il vescovo chiede ai candidati di esprimere la volontà di proseguire il cammino verso il diaconato. Nel 2012 l’ordinazione diaconale e sabato scorso in Duomo il sacramento dell’ordine sacerdotale dal vescovo di Como Diego Coletti.
A festeggiare con lui gli amici di sempre, gli ex compagni di scuola, ma anche chi con lui ha condiviso la passione per la musica fondando il gruppo E-Paix. «Non ci aspettavamo di essere così emozionati – racconta l’amico Filippo Lucini , figlio del sindaco di Como e amico di Stefano da sempre –. Siamo felici per lui».
«Saremo sempre al suo fianco – aggiungono Andrea Nicotra e Francesco Della Monica – Buon cammino». Tra le passioni di don Stefano la bicicletta e il calcio. «Ricordo i tempi nell’Albatese dove ricopriva il ruolo di libero – racconta Luigi Nessi, dirigente della squadra di calcio – ma anche la bellezza del suo cuore, disponibilità, rispetto, amicizia, solidarietà e simpatia. Tante doti per un ragazzo, già uomo nei comportamenti».
Il pensiero a Cermenate
Dopo la prima messa di don Stefano la comunità albatese ha organizzato un pomeriggio di festa all’oratorio e in serata è andato in scena il recital Paulus.
«Non mi aspettavo tutta questa partecipazione – ha detto don Stefano – è stato un regalo grandissimo. Ringrazio tutti». Ora per il sacerdote il primo incarico a Cermenate. Nei momenti liberi continuerà con le sue passioni: «Continuerò a seguire lo sport, in particolare il ciclismo».n
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