
Cronaca / Como città
Mercoledì 26 Giugno 2013
L’ad di Villa Aprica
accusato al processo Ruby
Nell’elenco dei testimoni per i quali i giudici di Milano hanno disposto l’invio degli atti in Procura, per valutare l’ipotesi di falsa testimonianza, compare infatti anche il nominativo di Renato Cerioli, numero uno di Villa Aprica
Como
Ruby “rubacuori” rischia di risultare indigesta non solo a Silvio Berlusconi ma anche all’amministratore delegato del Villa Aprica.
Nell’elenco dei testimoni per i quali i giudici di Milano hanno disposto l’invio degli atti in Procura, per valutare l’ipotesi di falsa testimonianza, compare infatti anche il nominativo di Renato Cerioli, numero uno di Villa Aprica e marito dell’europarlamentare del Pdl Licia Ronzulli, pure lei considerata testimone inattendibile dalle toghe del processo di primo grado per il cosiddetto Rubygate.
Nel pronunciare la condanna a 7 anni di carcere nei confronti dell’ex premier Silvio Berlusconi per concussione per costrizione e prostituzione minorile, il collegio di Milano ha additato come falsi un lungo elenco di testimoni della difesa. Tra questi anche la coppia Cerioli-Ronzulli.
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