Disagi e continui ritardi per i passeggeri che utilizzano l’aliscafo nella tratta Menaggio- Como.
Il disservizio è iniziato a settembre e prosegue, nonostante il Direttore d’esercizio Franze Piunti della Navigazione Laghi affermi «esserci stato un problema di carattere tecnico sull’imbarcazione, sui cui si è già intervenuti».
Di fatto anche giovedì l’aliscafo ha accumulato 30 minuti di ritardo, situazione che in questa settimana si è verificata quotidianamente, con un ritardo medio di 20 minuti. I passeggeri lamentano i continui ritardi e il disagio arrecato, in particolare per chi si reca al lavoro.
Nel corso di questa settimana, l’aliscafo in partenza da Menaggio alle 8.08 è arrivato a Como tutti i giorni con un ritardo medio di 20 minuti. Una situazione che riguarda centinaia di persone, considerando gli scali a Bellagio, Tremezzo, Lenno, Argegno e Como, coinvolgendo residenti, lavoratori e turisti.
Gli utenti - che pagano 108 euro l’abbonamento mensile da Menaggio, 78 da Argegno - sono stanchi della situazione: «Arriviamo tardi in ufficio, molte persone lamentano problemi sul lavoro- racconta Elisa Licari, impiegata a Como che ogni giorno parte da Argegno -. Ormai il ritardo è un fatto regolare e la cosa grave è che arrivi in sala d’attesa e non c’è alcun avviso, dobbiamo essere noi ad informarci in biglietteria. Ieri, per l’ennesima volta, l’aliscafo ha riportato un ritardo di ben 30 minuti».
Il Direttore Piunti ha replicato così: «Abbiamo avuto qualche lieve ritardo sia per il clima che per problemi di carattere tecnico sull’imbarcazione su cui siamo già intervenuti. Operiamo per rimanere nei tempi. E laddove si è verificato un ritardo, le biglietterie si sono adoperate per renderlo noto».
Il servizio informativo è affidato agli addetti della biglietteria, come confermato dalla Navigazione Laghi. «C’è una totale mancanza di informazione - afferma Ramona Cantoni che parte da Lenno ogni mattina alle 8.23– i ritardi si verificano almeno una volta alla settimana e spesso anche la sera quando dobbiamo rientrare a casa. Se ci venisse comunicato il ritardo, noi potremmo anche scegliere di rientrare a casa con la corriera. Questa settimana sono arrivata in ufficio con 20 minuti di ritardo tutti i giorni. Io pago per un servizio rapido e questo non lo è».
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