Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Martedì 24 Febbraio 2015
L’arciprete “aggiorna” la Quaresima
«Digiuno dalla tv e dai social network»
Don Vanoli: «Oggi mangiare di meno o di magro non ci costa più nulla»
L’invito: «Meglio dedicare tempo ai nostri familiari e far visita agli ammalati»
Digiuno dalla televisione e dai social network, più che dal cibo.
È questo l’invito che arriva dalla guida spirituale della comunità pastorale di Uggiate Trevano e Ronago, l’arciprete Sandro Vanoli, per la Quaresima appena incominciata e che, come ogni anno, invita i fedeli a vivere questo periodo nel silenzio, nella preghiera, nel digiuno e nell’elemosina.
L’appello del sacerdote si abbina alla richiesta di vivere una Quaresima di solidarietà a sostegno delle missioni della diocesi, e dei progetti dei religiosi e delle religiose che operano in situazioni di disagio.
Il piccolo schermo
Quindi niente carne il venerdì e moderazione a tavola anche negli altri giorni. Ma, soprattutto, attenzione a non farsi distrarre da quel che passa il piccolo schermo: quello di un televisore, quello di un tablet, di un computer o di uno smartphone.
Per quanto riguarda il digiuno l’invito della comunità pastorale di Uggiate Trevano e Ronago è infatti quello di astenersi dalla tv e dai nuovi network, più che dal cibo. Perché, come tutto quanto il resto, anche il concetto di penitenza muta e diventa più moderno.
«Le regole astratte non hanno senso –afferma il parroco in una nota ai fedeli- Occorre invece calarle nel tempo in cui si vive. E così possiamo anteporre il digiuno televisivo a quello corporale. Nella nostra società mangiare di meno o di magro oggi è forse l’ultimo dei problemi. La tv, invece, è così invasiva da nuocere sia alla mente che allo spirito. La gente è talmente abituata a farsi ipnotizzare dal teleschermo, da passare ore e ore, rimbambendo davanti a scene e chiacchiere di trasmissioni. Il peggio è che, spesso, le immagini passano distrattamente davanti agli occhi, e non ci si concentra su un programma scelto di proposito».
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