Libeskind, la diga prende forma
Minghetti: «Viva il monumento»

E da lunedì spunterà nel cantiere una gru con un braccio di 19 metri

«Un segno contemporaneo finalmente in città. Viva!». Barbara Minghetti, la direttrice del Teatro Sociale, continua a non schierarsi tra le fila delle fazioni pro/contro il monumento di Libeskind. Eppure guarda all’opera in divenire come a un elemento della contemporaneità che si inserirà nella sequenza che dagli anni Trenta ha caratterizzato il lungolago da Villa Olmo a Villa Geno.

E la novità può essere, a prescindere, un’occasione positiva per la città. Stava passeggiando sul lungo lago di prima mattina, l’altro giorno, quando per caso ha avuto l’occasione di visitare il cantiere e guardare i lavori in corso da vicino. I pali necessari al consolidamento sono al loro posto, la demolizione parziale della vecchia soletta è stata completata. È cominciata la ricostruzione.

Nelle foto di Barbara Minghetti si vede la soletta in legno a perdere che sarà riempita di calcestruzzo in due gettate, la prima martedì. Da domani, lunedì 27 aprile, invece spunterà in cantiere una gru con un braccio di 19 metri: aiuterà a spostare i carichi durante le lavorazioni, visto che sulla diga lo spazio è molto limitato e il passaggio di materiali e mezzi è poco agevole.

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