Lo scientifico via dal Setificio
Al Volta per salvare il classico

Il settore scuola di villa Saporiti vorrebbe trasferire l’indirizzo - Al Carcano il Consiglio d’istituto non ci sta: «Decisione immotivata»

La prima patata bollente sul tavolo della Provincia, dopo le elezioni di domenica, è il futuro del Volta e dell’indirizzo di liceo scientifico con il latino al Setificio.

Il settore scuola di villa Saporiti infatti vorrebbe trasferire questo indirizzo dal settembre 2015 dal Setificio al Volta per salvare l’autonomia dell’antico istituto di via Cesare Cantù che soffre da anni di un calo di iscrizioni. Il collegio d’istituto del Setificio però si oppone con fermezza, in città anche il Giovio ha uno scientifico.

Dirigenti e funzionari provinciali sono cauti: la scelta compete la parte politica. Ecco allora il pensiero dei due candidati alle provinciali, il sindaco di Olgiate Maria Rita Livio per il Pd e Andrea Maspero, sindaco di Pusiano, per il centro destra.

«Non credo sia giusto sottrarre ad altri istituti offerte formative che godono di ottima salute – ragiona Livio – il Setificio anni fa aveva una crisi di iscrizioni, nuovi indirizzi come il liceo l’hanno rinvigorito. Meglio aggiungere un indirizzo di liceo artistico al Volta, così si amplierebbe in città un’offerta formativa statale ancora non presente». Idee chiare, anche se entrambi i candidati premettono di voler attendere le relazioni dei funzionari di villa Saporiti.

«Il Volta è un’istituzione da salvaguardare – ribatte Maspero – sia per la qualità dell’insegnamento che per la sua storia. Dovremo ragionare, ma da canturino non posso pensare che il Volta faccia la fine del De Amicis. Medieremo le posizioni, ma il classico non può venire accorpato». I tempi sono stretti, la Provincia dopo le elezioni deve stilare il piano dell’offerta formativa entro novembre, poi la Regione dovrà ratificare. Nel mentre il collegio d’istituto del Setificio prepara le barricate.

Ieri sera così ha scritto alla fine dell’assemblea: «Non intravediamo motivi sufficienti per la chiusura dell’indirizzo, da sei anni su questo corso investiamo risorse, ci chiediamo a cosa sia servito il nostro impegno. «Un azzeramento dell’offerta è una scelta affrettata e astratta. Abbiamo implementato laboratori e dotazione tecnologica in ambito umanistico». Quanto al Volta silenzio di tomba, la paura è che tutti i piani falliscano e si arrivi all’accorpamento con il Teresa Ciceri.

«Le scelte si faranno dopo le elezioni – risponde Rodolfo Di Gilio dirigente provinciale per la scuola – Per salvare il Volta però occorre prendere una decisione. Affiancare al classico uno scientifico con l’insegnamento del latino è la soluzione che abbiamo studiando. Tutto deve essere fatto a costo zero e senza organico aggiuntivo. Altri istituti dovranno fare un sacrificio».n 

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