Cronaca
Lunedì 06 Aprile 2009
Lo shopping del 25 aprile
divide in due la città
L'anniversario della Liberazione quest'anno cade di sabato, i Commercianti non hanno ancora deciso se tenere aperto o no, ma i sindacati si sono già schierati contro le aperture
Negozi chiusi o aperti il 25 aprile? Si deciderà mercoledì, quando Salvatore Giordano, assessore al commercio, incontrerà i rappresentati dei sindacati, dei commercianti e dei consumatori. Il 25 aprile cade di sabato, il giorno della settimana preferito per lo shopping. Ma “l’anniversario della Liberazione” figura a pieno titolo nel calendario di festività “comandate” dalla Regione, quello che prevede che le attività di vendita debbano rimanere chiuse.
Nel calendario, oltre al 25 aprile, ci sono il primo gennaio, la Pasqua, il Primo Maggio, il 15 agosto, il Natale pomeriggio e il 26 dicembre. I Comuni, però, con una deroga motivata, possono autorizzare l’apertura dei negozi anche in questi giorni. Un’ipotesi a cui l’assessore Giordano guarda con interesse a fronte della crisi economica che sta facendo crollare i consumi. Cgil e Cisl precedentemente divise sulle aperture domenicali, questa volta sono invece unite contro l’apertura del 25 aprile, tanto da aver già spedito una lettera al Comune.
COMMERCIANTI DIVISI
In attesa di informazioni definitive regna la confusione tra i commercianti. «Mi sembra di ricordare che il 25 aprile abbiamo sempre aperto» dice Paola Zandarin, titolare di Lovable. «Ho telefonato ai vigili e mi hanno detto che non si può. Ascom non mi ha saputo dare una risposta precisa. A questo punto non so cosa fare. Quest’anno ho assunto una ragazza per i festivi e mi dispiacerebbe non poter aprire». A Tezenis hanno già definito i turni del personale. «Zara, il nuovo negozio, porta più clienti in città. Pertanto, visto che Zara apre, noi non rinunciamo a una giornata di affari, costi quel che costi» afferma Monica Parma, la responsabile del negozio.
Altri negozianti, invece, sono orientati alla chiusura. Alfredo Corvi, presidente associazione “In Centro”: «Io chiudo perché nessuno compra i fiori il 25 aprile». Contrario all’apertura Marco Parravicini, fiduciario di Ascom: «Io me ne vado al Sacro Monte e consiglio a tutti di godersi la vita per un giorno. Abbiamo pochissimi giorni di festa e ce li teniamo stretti». «Io aspetto di vedere cosa fanno gli altri negozi» dice Gianni Bonaldo di “Cardiff”. La Confesercenti non ha ancora preso una posizione. «Mi riservo di decidere mercoledì anche se il nostro orientamento, da sempre, è quello della chiusura per non creare situazioni di concorrenza sleale tra i piccoli negozi e i megastore» dice Gianni Lucchina, direttore di Confesercenti.
Adriana Morlacchi
© RIPRODUZIONE RISERVATA