Cronaca
Sabato 14 Settembre 2013
L’oratorio compie 50 anni
Un’intera domenica di festa
La struttura di via San Francesco fu inaugurata nel 1963. Ecco tutte le iniziative
VARESE
Da zero a 100 anni si trovano domani per festeggiare il cinquantesimo dell’oratorio del centro.
Un secolo di storia, dalla piccola Matilde di pochi mesi al maestro d’organo Mario Conti che ne compie 100, per attestare quanto quel luogo nel cuore di Varese sia stato punto di riferimento della crescita di molti varesini.
Sì perché nella struttura di via San Francesco, 15, inaugurata nel 1963 dall’arcivescovo di Milano Montini, poi papa Paolo VI, è nata la pallacanestro varesina.
Lì è stata fondata la Robur et Fides, lì hanno fatto i loro primi tiri al canestro Rusconi, Ossola, Meneghin, Ferraiuolo. Di lì sono passati vescovi, operai, cardinali, ragionieri, giornalisti, impiegati, ex sindaci della città: tutti accomunati dall’essere cresciuti nel cortile all’ombra del Bernascone.
Per celebrare lo speciale anniversario è stato organizzato un raduno di un’intera giornata.
Un momento, cui hanno già confermato la loro partecipazione molti dei “don” che hanno fatto da assistente, per condividere esperienze, vita ed emozioni, per scoprire e riscoprire la storia recente dell’oratorio.
«Anche se il centro si sta spopolando è importante dire che l’oratorio c’è sempre con il suo ruolo educativo e formativo e il suo messaggio di fede e valori», dice don Stefano Silipigni attuale coadiutore di San Vittore.
A rappresentare la storia di questi primi 50 anni una mostra in uno spaccato di storia della città e del costume che sarà inaugurata proprio domani alle 11.30. «L’oratorio resiste allo svuotamento del centro, ma le persone continuano a venire in centro per lavorare - dice, Marco Dal Fior, ex caporedattore del Corriere della Sera Lombardia, anche lui oratoriano doc -. Avere una struttura come la nostra come riferimento per i ragazzi diventa importante per una proposta alternativa ai bar e agli happy hour. Certo ora occorrerà affidare una vocazione nuova rispetto a quella di 50 anni fa. Non più calcio balilla e calcetto, ma servizi come la Casa di Paolo che tutti i pomeriggi accoglie i ragazzi per lo studio e lo stare insieme».
La giornata inizierà alle 10 con la messa in basilica presieduta da monsignor Donnini, quindi il pranzo in oratorio.
Alle 15 la foto di gruppo, seguita dalla presentazione di un video-documentario con le interviste agli ex coadiutori, poi i giochi “vintage” in cortile e alle 19 banco gastronomico del torneo di Paletto.
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