L’ultimo abbraccio
a don Claudio Madasi

Un migliaio di persone nella basilica del Crocifisso per il funerale del sacerdote morto di leucemia
Un clima sereno nella liturgia e nei canti espressamente voluti dallo scomparso

È iniziato con una carezza il funerale di don Claudio Madasi, il sacerdote che si è spento nelle prime ore di sabato scorso 16 agosto, a 58 anni. È stata la carezza del vescovo Diego Coletti alla mamma di don Claudio, Andreina. Quel gesto ha evidenziato in un istante come il dolore possa coniugarsi con una profonda serenità, con il coraggio di affidarsi totalmente nelle mani di Dio, riconoscerne la presenza.

Una percezione resa più intensa e nitida con il procedere del rito funebre, sostenuto da preghiere e canti, da una partecipazione corale attraversata dalla tristezza del distacco, ma anche dalla convinzione che la resurrezione di Cristo spalanca un’eternità di gioia.

«Questo rito si sta svolgendo secondo i precisi desideri di don Claudio - ha detto il vescovo nell’omelia, esplicitando così il motivo di quel clima a tratti persino festoso - Dio ha purificato Claudio come oro nel crogiolo e adesso lui è nella pace».

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