L’ultimo saluto al macellaio buono
In chiesa mille persone per Binda
Una morte improvvisa che ha scosso gli abitanti di Eupilio
«È’ sempre difficile prendere parola in un simile contesto perchè ci si rende conto della povertà che la parola umana manifesta in queste occasione. Il silenzio sembra più adatto, più rispettoso».
Così il parroco Padre Damiano Esposti durante l’omelia dei funerali di Gianni Binda, macellaio del paese scomparso nella serata di lunedì per un malore che gli è costato la vita.
Il dramma si è consumato quando intorno alle 19.45 dalla sua abitazione di via Cornizzolo era sceso in via Roma, in negozio, per fare un po’ di spesa per la cena della sera stessa.
La moglie non vedendolo rincasare lo ha raggiunto, trovandolo già privo di sensi accasciato al suolo nel negozio.A nulla è valso il massaggio cardiaco subito praticato dalla donna, e l’arrivo, a sirene spiegate, in via Roma dell’ambulanza. Binda era già morto, portato via proprio nel luogo in cui ha trascorso gran parte della sua vita. Oltre alla moglie Rosella lascia i tre adorati figli: Sara, Elena e Massimiliano. Binda, 57 anni, era apprezzatissimo per il suo lavoro, svolto da sempre con immensa passione, ma anche per la sua generosità e bontà d’animo.
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