Mamma Natalina vince la battaglia
Giuseppe può sperare nel trapianto

MoltenoLa svolta giunta al termine dell’ennesima giornata contrassegnata da colpi di scena

Il giovane accederà al Niguarda a un trattamento di pre-dialisi per ottenere un rene compatibile

La mamma di Giuseppe Nocella ha vinto la battaglia: ieri, al termine di una giornata durissima, Natalina Di Blasi è stata informata dal reparto di Nefrologia dell’ospedale di Lecco che il figlio 24enne, cerebroleso, potrà «accedere, nel centro trapianti milanese di Niguarda, a un trattamento speciale detto pre-dialisi, per ottenere un rene compatibile».

Handicap

Il ragazzo non potrebbe altrimenti sopportare la dialisi dato l’handicap psichico e comportamentale che lo rendono incapace di mantenersi immobile: ieri il tam tam mediatico, amplificato ancora una volta dai microfoni di Radio Rai, ha dato voce alla donna, disperata ma ferma nel ribadire il proprio dramma; la tenacia anche dei conduttori della trasmissione (“I provinciali” di Rai Radio2 – Pif e Michele Astori – andata in onda alle 10) e la sensibilità di tutti gli interlocutori in campo hanno fatto il resto.

Quando, verso sera, l’ospedale di Lecco ha informato mamma Natalina dello spiraglio che si era aperto, la donna è prorotta in pianto.

«La salvezza, per mio figlio, è forse finalmente vicina; spero solo che non sia l’ennesima illusione. Ringrazio tutti, per intanto, d’avermi capita».

Gravissima situazione

La situazione era sembrata precipitare: sull’edizione di ieri del giornale era apparso l’«estremo appello» della Di Blasi per quel figlio reso disabile da un arresto cardiaco in sala operatoria all’età di 8 anni, durante un «routinario» intervento e ora – per quella stessa disabilità – messo al margine dalla Santità.

Ieri la donna lo ha ripetuto in Radio: «Vengo smentita a parole, ma so che l’handicap mentale, così come il tumore e l’Hiv, sono d’ostacolo per l’accesso ai trapianti; inoltre, la dialisi è largamente ritenuta indispensabile per entrare nella lista d’attesa per un rene»; quindi, la mamma di Giuseppe ha riaffermato il duplice dramma vissuto dal figlio, di «non poter sopportare la dialisi e non poter nemmeno aspirare al trapianto in quanto, appunto, disabile».

“I provinciali” l’hanno allora invitata a lanciare un appello, che la mamma di Giuseppe avrebbe voluto rivolgere al direttore del Centro nazionale trapianti, Alessandro Nanni Costa, già ospite con lei a Radio Rai1; per Pif e Astori, invece, «inutile ripetersi: passiamo – hanno esortato – al centro trapianti che si era fatto avanti e che poi non ha dato ancora tutte le risposte»: la donna ha cercato di rispettare l’anonimato, che già aveva conservato in un servizio del Tg3, ma i conduttori stavolta non si sono arresi finché, con la promessa di un collegamento, il nome dell’ospedale è saltato fuori.

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