Maroni lancia da Como
la polizia regionale

Il presidente della Regione: «Non sarà un nuovo corpo di polizia, di quello non c’è bisogno e non serve, ma un coordinamento tra le polizie locali, la polizia, i carabinieri e le strutture di protezione civile»

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni lancia da Como il coordinamento delle polizie locali attraverso una polizia regionale.

«Da anni serve una riforma della polizia locale, e dal momento che Roma non la fa, la faccio io” ha detto Maroni parlando con i giornalisti a margini della festa per l’anniversario di fondazione del corpo della polizia locale di Como e precisando che la Polizia Regionale “non sarà un nuovo corpo di polizia, di quello non c’è bisogno e non serve, ma un coordinamento tra le polizie locali, la polizia, i carabinieri e le strutture di protezione civile. Deve essere un’unica grande organizzazione che si muove quando c’è la necessità. In Lombardia abbiamo mille corpi di polizia locale, il nostro scopo è creare un modello che funzioni. L’idea è quella di un sistema regionale. Occorre che polizia, carabinieri, protezione civile nazionale, comunale non lavorino a compartimenti stagni - ha aggiunto Maroni - Il nostro scopo è creare un coordinamento affinchè le polizie dei territori possano lavorare allo scopo di prevenire e intervenire in modo immediato quando ci sono le emergenze, per dare insomma una risposta più efficiente ai cittadini. Nome? Divisa? Sono dettagli ai quali non abbiamo ancora pensato. Ora ci mettiamo al lavoro, ho chiesto al comandante di Como Vincenzo Graziani (prossimo alla pensione, ndr) di darmi una mano, penso che per la fine di febbraio saremo pronti con un modello che tradurremo in un disegno di legge da portare all’approvazione della giunta e del consiglio regionale». Maroni ha anche incontrato il sindaco Mario Lucini per parlare di campus («le criticità ci sono, il 31 gennaio le università dovranno dire se hanno trovato i soldi»), paratie («entro aprile il via libera al progetto») e pedaggi autostradali troppo cari.

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