Meloni: prima donna al timone d’Italia. Cosa ne pensate della sua squadra di governo?

Premier Giorgia Meloni è la prima donna in Italia a diventare presidente del Consiglio, oggi il giuramento in Quirinale. Nel sondaggio potete esprimere la vostra opinione sui 24 ministri scelti, tra cui anche la comasca Alessandra Locatelli

Dopo aver portato a casa dalle elezioni politiche del 25 settembre un bottino pari al 26% dei voti, Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, oggi ha giurato al Quirinale in qualità di nuova Presidente del Consiglio. L’incarico di formare un nuovo governo - per la prima volta affidato a una donna - le è stato dato ieri dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e ora il nuovo governo Meloni ha ufficialmente iniziato la sua corsa contro il tempo e le scadenze che l’Italia deve fronteggiare.

Tra i suoi 24 ministri - di cui solo 6 sono donne - figurano due vicepremier, Tajani e Salvini, diverse conferme e volti noti, ma anche cinque tecnici.

Si tratta di Matteo Piantedosi, 59 anni, prefetto di Roma prima e ministro dell’Interno a partire da oggi. È stato il capo gabinetto di Matteo Salvini.

Un altro ministro tecnico è Orazio Schillaci: il neo ministro della Salute ha 56 anni ed è rettore dell’Università Tor Vergata di Roma, nonché docente ordinario di Medicina Nucleare.

Segue una ministra tecnica, Marina Elvira Calderone. Calderone, 57 anni, è consulente del lavoro e presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro: il suo ruolo sarà infatti al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Gennaro Sangiuliano, ministro tecnico cui è stato affidato il ministero della Cultura è un giornalista e politico: dopo la laurea in giurisprudenza, ha diretto il Roma dal 1996 al 2001, dal 2003 ha collaborato per la Rai come inviato per il Tg1 in Bosnia, Kosovo e Afghanistan e dal 2018 è alla guida del Tg2. Ecco qui alcuni dei libri che ha scritto.

Infine, Andrea Abodi al ministero dello Sport e dei giovani, 62 anni, è manager sportivo dal 1994 ed era stato indicato da Fratelli d’Italia come candidato sindaco di Roma, ma rifiutò per motivi di salute. Il suo nome era noto anche a Mario Draghi che lo avrebbe voluto come ad della Fondazione Milano-Cortina, ora è alla guida del Credito Sportivo.

Più noti invece i volti dei restanti ministri cui Meloni ha affidato i diversi incarichi di governo.

Agli Esteri è stato scelto Antonio Tajani, che avrà anche l’incarico di vicepremier, alla Giustizia invece Carlo Nordio, di Fratelli d’Italia, Giancarlo Giorgetti della Lega all’Economia mentre per le Imprese e il Made in Italy c’è Adolfo Urso di Fratelli d’Italia.

Si prosegue con Paolo Zangrillo di Forza Italia per il ministero della Pubblica Amministrazione, Guido Crosetto di Fratelli d’Italia per la Difesa, mentre il ministero dell’Istruzione è stato affidato a Giuseppe Valditara della Lega.

Anna Maria Bernini di Forza Italia guiderà il ministero dell’Università e della ricerca, a capo del ministero per l’Ambiente e la sicurezza energetica ci sarà invece Gilberto Pichetto Fratin di Forza Italia. Per l’Agricoltura e la sovranità alimentare ci sarà Francesco Lollobrigida di Fratelli d’Italia e, sempre di Fratelli d’Italia, Luca Ciriani per i Rapporti col Parlamento.

Roberto Calderoli per la Lega guiderà il ministero per gli Affari regionali e le autonomie, Sebastiano Musumeci di Fratelli d’Italia quello per le Politiche del mare e Sud. Famiglia, natalità e pari opportunità andranno a Eugenia Roccella di Fratelli d’Italia e alla comasca e leghista Alessandra Locatelli spetterà invece il ministero per la Disabilità. A Daniela Santanché, Fratelli d’Italia, toccherà il ministero per il Turismo, mentre quello per gli Affari europei, politiche di coesione e Pnrr toccherà a un politico di Fratelli d’Italia, Raffaele Fitto. Maria Elisabetta Alberti Casellati, Forza Italia, sarà ministra per le riforme e infine Matteo Salvini, naturalmente Lega, sarà ministro per le Infrastrutture e mobilità sostenibili, nonché vicepremier.

A seguito della cerimonia di giuramento che si è conclusa oggi alle 10, Giorgia Meloni e i suoi ministri hanno automaticamente assunto le proprie responsabilità di governo e nei prossimi dieci giorni dovranno ottenere la fiducia delle due camere. I voti per la fiducia saranno probabilmente nella prima metà della prossima settimana, in contemporanea alla nomina dei nuovi sottosegretari.

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