Cronaca / Lago e valli
Lunedì 24 Giugno 2013
Menaggio: assenti in Comune
vanno a cercarli a casa
Ha lasciato strascichi la seduta consiliare, con la maggioranza che si è trovata senza i numeri al momento dell’approvazione del pgt
Giovedì 27 giugno il consiglio comunale è chiamato ad approvare la fusione con Grandola ed Uniti, Bene Lario e Plesio. L’Anci ha infatti presentato lo studio per il quale l’avevano incaricata i Comuni coinvolti e, se i quattro consigli approveranno il progetto, la Regione avvierà l’iter dell’accorpamento, che sfocerà nel referendum.
A Menaggio, intanto, ha lasciato strascichi la seduta consiliare di martedì scorso, con la maggioranza che si è trovata senza i numeri al momento dell’approvazione del pgt.
«Siamo rimasti in aula per senso di responsabilità - afferma il capogruppo di minoranza, Gianluca Pedrazzini - ma prima della votazione finale il capogruppo di maggioranza, Ercole Spaggiari, è andato a recuperare alcuni consiglieri assenti per non rischiare di vanificare la votazione».
L’analisi dell’assessore all’urbanistica, Francesco Guaita, è una conferma: «Sono molto rammaricato per le defezioni in occasione di una seduta fondamentale, nella quale occorreva approvare il pgt - afferma - È del tutto scusato solo l’assessore Martinelli, che nonostante problemi di salute è tornato in aula per il voto. Devo aggiungere che sono deluso anche dalla scarsa presenza di cittadini in aula. Per la stesura del pgt siamo partiti dal ’700 con un’approfondita ricerca ed interpretazione storica»prosegue l’assessore addentrandosi nell’argomento tecnico. Sarà così possibile correggere errori del passato e dare una nuova impronta al paesaggio e all’ambiente. Nell’ottica e in previsione delle fusioni, abbiamo anche pensato a uno strumento urbanistico strutturato per la salvaguardia dell’intera Val Menaggio».
E proprio il progetto di fusione, come detto, sarà l’argomento principe della seduta di giovedì prossimo. Con la minoranza, anche l’ex assessore Pierluigi Cavigioli, che ora fa gruppo a se stante, è particolarmente critico: «Si va ad approvare una fusione senza aver chiesto un parere alla cittadinanza e, per di più, Menaggio fa da capofila al progetto quando è l’unico Comune, fra quelli coinvolti, non costretto a fondersi. Non era il caso di promuovere una consultazione popolare preventiva, sulla scorta di quanto avvenuto a Corrido? Speriamo che questo modo di fare non nasconda qualche secondo fine». Il nuovo Comune riceverà come incentivo dallo Stato 287 mila euro all’anno per 10 anni, oltre a un contributo straordinario della Regione. Menaggio, in particolare, con l’accorpamento non dovrà inoltre più sottostare al patto si stabilità, che impedisce gli investimenti a prescindere dalle disponibilità.
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