Cronaca / Cantù - Mariano
Lunedì 10 Giugno 2013
Messaggi da tutto il mondo
«Giulio, avanti per te»
La moglie: «Tenacia e amore per l’azienda, vogliamo continuare il suo percorso»
Santambrogio: «Forza e ambizione, un mito». Anzani: «Vulcano di eccellenza»
Ogni momento buono per prendere l’aereo e partire dai clienti, fosse anche sabato o domenica.
«Nulla è impossibile», il testamento spirituale in tre parole di Giulio Meroni, presidente di Qualità Cantù, vulcano di eccellenza, come lo descrivono gli imprenditori che l’hanno conosciuto.
Il fondatore di Meritalia, l’azienda dove la moglie e la figlia proseguiranno senza di lui, è morto venerdì sera dopo sei mesi di malattia.
Lascia il ricordo di sé di un viaggiatore instancabile dai ritmi serrati, capofila di cordate industriali Made in Brianza, per l’arredo e non solo. Domani, in quello che sarebbe stato il giorno del suo 69esimo compleanno, nella Carimate dove viveva, si celebreranno i funerali, alle 15, nella chiesa parrocchiale. Intanto, da tutto il mondo, arrivano alla famiglia messaggi di cordoglio.
«Oltre che un marito è stato anche un maestro esemplare - ricorda la moglie Vanna - cercherò di mettere in atto tutto quello che mi ha insegnato. La tenacia. La forza. L’amore e la passione per il suo lavoro. Per lui i clienti erano sacri. Era un lottatore serio e onesto. Ci ha insegnato a non fermarsi mai. “Nulla è impossibile”, ci diceva. Noi faremo di tutto per continuare questa grande cosa che lui ha creato. Per quindici giorni al mese era via per lavoro. Ci stanno chiamando da tutto il mondo. Singapore, Hong Kong, Giappone, Filippine. Siamo noi stessi stupiti».
Silvio Santambrogio, presidente di TreP-TrePiù, ha un ricordo preciso. «Ho un immagine di Giulio in testa - dice - eravamo in un ristorante di Mosca. Aveva con sé, come sempre, la sua quarantott’ore. Mi disse che quello era il suo vero patrimonio. C’erano dentro tutti i biglietti da visita di clienti, contatti, distributori. Saranno stati 3 o 4mila. Stati Uniti, Cina, Giappone, Paesi Arabi. Era il John Wayne dell’internazionalizzazione, il primo in Brianza a fare contract. Una persona eccezionale per forza, ambizione. Una figura mitica piena di energia, rispetto e carisma. Serio. Corretto. Niente da dire: in Brianza ha fatto scuola».
«Giulio era un amico, una persona di eccellenza straordinaria, un grandissimo lavoratore - dice Giovanni Anzani, amministratore delegato Poliform - la sua caratteristica era questo suo dinamismo, questo suo ritmo sempre accelerato. Un vulcano. Con una ricerca spasmodica per la qualità».
«Un buon imprenditore - ricorda Maurizio Riva, Riva 1920 - uno che ha fatto lavorare tanta gente, tante famiglie. Ha portato avanti grandi iniziative nel settore del contract e ha ricordato che bisogna essere uniti».
«Un personaggio di spicco - afferma il cavaliere Enrico Tagliabue, amministratore delegato di Tabu - ha sempre puntato sulla qualità negli arredi».
«Aveva la forza delle idee - dice Edgardo Arosio, ex sindaco - spesso mi sorprendeva con frasi tipo: “Sono sbarcato a Dubai, riparto domani, sto una settimana in America, poi devo tornare, perché vado a Parigi”. Mi colpiva la sua verve esterofila, era infaticabile. Mio figlio Francesco si è laureato in economia aziendale in Cattolica discutendo una tesi in cui si parlava proprio di Meritalia». A proposito del fare scuola.
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