Cronaca / Como città
Giovedì 08 Agosto 2013
Morire d’agosto
può costare
mille euro in più
Niente cremazioni per almeno due settimane, ma molto probabilmente il forno sarà riattivato soltanto dopo il 25 agosto.
Como
Niente cremazioni per almeno due settimane, ma molto probabilmente il forno sarà riattivato soltanto dopo il 25 agosto.
Quella del cimitero di Como è diventata una vera e propria emergenza. E che, ai cittadini comaschi colpiti da lutto, può costare anche mille euro in più dei normali costi per un funerale.
La situazione è, purtroppo, abbastanza chiara. Delle due linee del forno crematorio al Cimitero Monumentale di Como, una era andata “fuori servizio” da circa un mese e mezzo. Nei giorni scorsi, anche l’altra linea si è bloccata completamente.
«In realtà - ha spiegato Diego Luisetti, titolare delle pompe funebri Lariane e referente della Confartigianato - si tratta di una situazione cronica. Il forno crematorio di Com non riesce a rispondere alle esigenze della città».
Il blocco totale del forno comporta delle spese aggiuntive per i parenti che devono affrontare un lutto. «Per una cremazione a Como il Comune chiede 375 euro - spiega Luisetti - mentre per altre strutture le tariffe sono più alte. E se a questo si aggiungono anche le spese di trasporto della salma e del rientro dell’urna con le ceneri, si può arrivare a una spesa di mille euro in più».
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