Morto in autostrada: «Era una bravissima persona»

Bregnano, commozione per la morte di Paolo Miele travolto da un’auto sulla A8 mentre prestava soccorso per un incidente stradale

Nel cortile di via Menegardo ieri erano tutti svegli dalle prime luci dell’alba, la notizia della scomparsa di Paolo Miele è arrivata subito, prima che sorgesse il sole.

Per tutto il giorno il vicinato del civico 10 è rimasto in silenzio, a ripensare a quell’uomo dalla faccia da ragazzo che vedevano di rado, faceva i turni di notte, era un gran lavoratore. Paolo Miele, classe 1973, abitava tra Bregnano e Puginate da poco, si era trasferito nel comasco da qualche anno, era originario della Basilicata. Non aveva ancora figli, ma un forte legame di cuore, con una 38 enne di Rovellasca.

«Mi deve scusare, ma in questo momento non me la sento di parlare». Poche parole intrise di lacrime le sue, che lasciano trasparire un dolore troppo grande.

L’autotrasportatore nella notte tra martedì e mercoledì era come sempre al volante del suo camion, erano quasi le due, non mancava troppo al rientro a casa. Sull’autostrada A8 tra Legnano e Castellanza, si era fermato per soccorrere una donna che aveva perso il controllo dell’auto ed era rimasta bloccata in mezzo alla carreggiata. Entrambi sono stati travolti e uccisi da un’auto sopraggiunta.

«Siamo sconvolti, era un bravissimo ragazzo – dice Maurizio Rizzo, dal cortile di via Menegardo – abitava qui da un po’ di tempo, vicino a noi. Era un gran lavoratore, stava con lla sua compagna. Non aveva parenti in paese, ma ricordo un fratello che era salito per venire a trovarlo. È davvero una disgrazia troppo grande».

«Aveva tanti amici a Bregnano – spiega Francesco Paolo Rizzo, dall’altro lato dello stesso abitato – noi non avevamo modo di frequentarci molto, è la vita dei lavoratori, lui rientrava e noi uscivamo, ma era un ragazzotto vitale».

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