Cronaca
Giovedì 02 Aprile 2009
Multato il sindaco
Polemica a Laglio
Insieme ad altri cittadini ha assistito a un saggio e non ha trovato la contravvenzione sul cruscotto. Quando la multa è arrivata a casa si sono lamentati tutti. Ma il vigile risponde: "Tutto in regola, nessuna anomalia"
Era stato facile, in quella giornata di festa paesana, trovare nove auto in divieto di sosta. Nell’aula magna delle scuole elementari, nello stesso palazzo del municipio, mentre brillavano le milleluci natalizie, era in programma il saggio di fine anno dei bambini con la conseguenza che diversi genitori avevano posteggiato i mezzi lungo la strada.
I vigili dell’Unione avevano preso nota delle targhe delle auto in posizione di divieto, compresa quella del primo cittadino che stava posteggiata nella rientranza davanti all’ingresso del municipio. Il fatto era sembrato circoscritto a una mera raccolta di dati da utilizzare a scopo statistico nella auspicata opera di prevenzione, ma a distanza di mesi, proprio in questi giorni, sono arrivati a pioggia i verbali di accertamento della violazione, 36 euro più 11 per spese: totale 47 euro.
Le lamentele da parte dei cittadini tartassati vengono rivolte alla procedura applicata che ha dato luogo alla maggiorazione di 11 euro ascrivibile al fatto che la contravvenzione non era stata seguita dalla collocazione sul parabrezza del consueto avviso con allegato bollettino di versamento, bensì notificata a distanza di tempo, una volta acquisiti i dati anagrafici del titolare le veicolo.
«Per quanto mi riguarda personalmente – dice il sindaco Roberto Pozzi – seppur in presenza di motivazioni che potrebbero dare luogo a un ricorso al prefetto o al giudice di pace, pagherò la contravvenzione, ma sono allibito per la procedura seguita. Ho interpellato in maniera ufficiale il comandante Milco Tagliabue il quale ha asserito che non sussiste alcun obbligo per la collocazione dell’avviso sul parabrezza. Mi sembra in tutti i casi una ingiusta gabella. Anzi viste le circostanze la definisco, tra virgolette, una sorta di rapina. Torna alla memoria la disastrosa esperienza del consorzio Breggia Lario».
Il comandante Tagliabue fornisce una serie di chiarimenti. «Alle 15,30 di quel giorno – dichiara il Tagliabue – la pattuglia si è trovata di fronte a un’anomala situazione con un gran numero di auto parcheggiate in zona di divieto in particolare lungo il lato destro della provinciale, direzione Carate, a ridosso del palazzo municipale dove c’è una striscia bianca di margine. Alcuni veicoli erano addirittura disposti in prossimità della pericolosa curva verso il centro paese con tutti i presupposti per la ben più onerosa rimozione forzata. La posa del preavviso della contravvenzione sul parabrezza non è avvenuta per il semplice fatto che quel giorno la pattuglia era sprovvista dello specifico blocchetto. Quanto alla multa elevata al sindaco ritengo fuori luogo ogni commento. La sua auto era in posizione di divieto come tutte le altre. Non sarebbe stato corretto usare nei suoi confronti una procedura diversa».
Marco Luppi
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