Musica di notte a Villa Olmo

«Abusivi, devono smetterla»

Musica, luci, fumo: come in una discoteca. Ma è il parco di Villa Olmo. E , come spiegano dal Comune, nulla era autorizzato.

Per due notti gli agenti della polizia locale sono dovuti intervenire a seguito di una pioggia di telefonate di cittadini inferociti, per fari abbassare il volume della musica di quella che, in sostanza, è una discoteca all’aperto a Villa Olmo. Gli agenti hanno verbalizzato quanto trovato: al termine degli accertamenti, potrebbe anche essere contestato agli organizzatori della “discoteca” il reato penale di disturbo alla quiete pubblica.

Gli agenti sono intervenuti da mezzanotte fino alle 2.30 del mattino di ieri, e si sono allontanati con la musica a livelli sostenibili. Ma poi il volume sarebbe aumentato ancora, tanto da costringere i vigili a tornare una seconda volta attorno alle 3.

Una situazione complessa, quella di Villa Olmo, come confermato dall’assessore alla Sicurezza e al Patrimonio Marcello Iantorno. «In occasione della mostra, la Csu ha concesso lo spazio sud per la installazione di un punto bar alla società Event srl la cui legale rappresentante è la moglie straniera di Riccardo Ballerini, titolare anche della società ristorante Villa Olmo. Avevano l’obbligo di rimuovere il tutto alla scadenza della mostra e non oltre il 18 luglio 2013. Fino al 25 luglio nulla veniva rimosso».

Riccardo Ballerini ha comunque spiegato la sua versione: «Per giovedì abbiamo ricevuto, per il Papayo (il bar della mostra, ndr), l’autorizzazione a una serata conclusiva. Purtroppo non ci hanno concesso la proroga fino a settembre, come è avvenuto per le precedenti mostre».

Il ristorante, in compenso, può rimanere al suo posto fino a settembre, sempre che venga rispettato il piano di rientro concordato con il Comune per saldare i debiti.