Cronaca
Mercoledì 10 Luglio 2013
Negozi sfitti o messi in vendita
La lenta agonia del commercio
In corso il censimento e in piazza San Lorenzo l’8,4% dei locali è inutilizzato
Ascom-Confcommercio: pesa l’effetto combinato della crisi e del caro affitti
In questi giorni è cominciato un censimento più approfondito, che dovrà rendere conto anche di quali marchi si trovino in vendita nei negozi cittadini, con l’obiettivo di attirare negozi in franchising. Ma un primo censimento delle attività commerciali del centro cittadino esiste già.
Lo ha realizzato sempre il distretto urbano del commercio “Gallarate shopping” e ne ha inserito i risultati all’interno di un progetto presentato alla Regione Lombardia per chiedere un contributo da 75mila euro a sostegno di diverse attività.
E il primo dato che salta all’occhio è quello che riguarda gli spazi commerciali vuoti. Il distretto, una zona che va dalla stazione a via Roma, abbracciando tutto il centro storico pedonale, per arrivare in piazza San Lorenzo, ben l’8,4 per cento dei negozi è sfitto. Come a dire che ogni dodici vetrine se ne incontra una vuota, con un cartello “vendesi” o “affittasi” appeso all’esterno.
Effetto combinato della crisi e, come lamentato più volte da Ascom-Confcommercio, anche di canoni di affitto troppo alti. Per il resto, poco meno di un quarto delle vetrine ospitano attività legate all’artigianato di servizio: gelaterie, calzolai, pasticcerie, doner kebab.
Mentre il 16 per cento degli spazi presenti nella zona del distretto è occupato da pubblici esercizi, vale a dire bar, ristoranti e pizzerie. Al commercio puro rimane quindi poco più della metà dei locali a disposizione. Una minima parte, pari al 6,5 per cento del totale, è destinata agli alimentari, la cui sopravvivenza è messa a durissima prova dai supermercati.
Un esame ancora più difficile se si tiene conto che Gallarate è la città che ospita la maggiore concentrazione di media e grande distribuzione dell’intera provincia di Varese. Circostanza che incide anche sui negozi non alimentari, che occupano il 45,8 per cento degli gli spazi commerciali presenti a “Gallarate shopping”.
Il settore più rappresentato, al punto che occupa due vetrine ogni cinque, è quello degli abbigliamenti e delle calzature, in questi giorni alle prese con i saldi di fine stagione. Il 14,6 per cento vende prodotti per la cura della persona, mentre un negozio su dieci vende articoli per la casa.
Segue l’elettronica di consumo, settore che copre dai piccoli elettrodomestici ai videogiochi, passando ovviamente per i telefonini, con il 7,1 per cento degli spazi occupati. Mentre farmacie e tabaccherie rappresentano il 5,8 per cento dei negozi del distretto.
Il prossimo passo sarà quello di attirare in centro le grandi marche ed è un’attività sulla quale il manager del distretto Gianluca Tonnellotto si dedicherà a partire dall’autunno. n
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