Nessuno sostituisce la Turra
Palazzetto, il cantiere resta vuoto

Nulla di fatto dall’incontro tra il Comune e i costruttori

L’impresa però potrebbe opporsi all’addio e bloccare l’area

La partita più impegnativa sarà la seconda, quella da giocare per capire quale potrà essere il destino del cantiere di corso Europa, o meglio del palazzetto mai nato.

Ma nel frattempo c’è da chiudere la prima, di partita. Quella relativa alla risoluzione del project financing, iter che si concluderà definitivamente la prossima settimana.

Con un’incognita in grado di cambiare tutte le carte in tavola, ovvero se la bresciana Turra deciderà o meno di impugnare tutto aprendo una nuova e lunga pagina nelle aule di tribunale e blindando l’area del cantiere per anni.

Un lungo addio che di fatto ha mosso i primi passi mesi fa, quando il 9 aprile sono scaduti i 300 giorni di proroga concessi lo scorso marzo a Turra, che in prima istanza avrebbe dovuto terminare l’opera per il 13 giugno dell’anno passato.

Lunedì in piazza Parini si è tenuto un nuovo incontro tra il sindaco Claudio Bizzozero e i rappresentanti della Turra, ultima tappa prima dell’atto risolutivo. E ultima occasione per concretizzare l’ipotesi di cui si parla da mesi, ovvero la cessione del cantiere.

Si era parlato di un soggetto di dimensioni cospicue in arrivo dall’Emilia Romagna si sarebbe fatto avanti per rilevare l’operazione, ma finora nulla è accaduto. «In questo incontro – conferma il sindaco Claudio Bizzozero – si è data la possibilità di presentare documentazione atta a confermare la possibilità di questa cessione a terzi, ma l’esito è stato insoddisfacente».

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