Cronaca / Como città
Venerdì 12 Luglio 2013
Niente acqua dalle fontane
Estate difficile al parco
In quattro punti, tra giardinetti e piazza, nessuna funziona
Proteste a Ponte Chiasso: «Disagio per bambini e anziani»
I residenti di Ponte Chiasso sono sul piede di guerra e si dicono pronti ad azioni di protesta se non smetteranno di essere trattati come cittadini di serie B.
Il centro del contendere, stavolta, è la mancanza cronica di acqua nelle fontanelle pubbliche, che impedisce a bambini, anziani ed animali di godersi l’aria aperta nelle calde giornate estive. «Ci sono due giardinetti pubblici e due piazze, e tutte e quattro le fontane sono completamente secche da tempo – dice Amir Safdar - Gli impianti sono buoni, è solo che sono state chiuse. Ed è un problema per chi cerca relax sulle panchine di piazzale Anna Frank o per chi porta i bambini a giocare al parco e i cani a passeggiare. Bisogna arrangiarsi. L’unico modo per trovare refrigerio e per dissetarsi in questo quartiere è quello di portarsi l’acqua da casa o di comprarla al bar. Però non è bello stare in posto che non ha acqua e anche non sapere perché hanno chiuso le fontane. Qui ci sono tanti bambini che quando giocano hanno sempre sete».
«Un paio di mattine fa è entrata in negozio una signora senza fissa dimora che chiedeva dove poteva trovare dell’acqua, era assetata e tutte le fontanelle erano chiuse – conferma Emma Lo Franco, titolare di una lavanderia – La bottiglietta gliel’ho riempita io, però non è possibile continuare così. Penso anche ai camionisti che passano a ogni ora del giorno e della notte dalla dogana commerciale; senz’acqua non possono né bere e nemmeno lavarsi le mani o rinfrescarsi dal caldo del viaggio. Eppure dovrebbe essere un diritto poter avere accesso all’acqua potabile comunale, e se il problema sono i costi e gli sprechi basta mettere dei rubinetti, magari quelli automatici che si chiudono da soli».
Ma di episodi simili, di gente che ha bisogno dell’acqua e non ne trova, ne accadono spesso. Solo qualche giorno prima un bambino, figli di turisti tedeschi, era caduto e perdeva sangue, e per sciacquare e pulire la ferita era stata usata dell’acqua minerale recuperata dall’abitazione di una signora residente nel quartiere.
Rotta l’unica che funzionava
«L’ultima fontanella funzionante della zona è stata chiusa qualche mese fa, alla fine dell’inverno – aggiunge Maria Grasso – è la fontanella dei giardinetti di via Cesare Beccaria, vicino alla posta. Di acqua ne scendeva poca, a dire il vero, giusto un filo, ma era comunque sufficiente, tanto è per emergenza, non è che serva per fare grandi cose. Però bastava per lavare le mani dei bambini o per dare da bere ai cani durante le passeggiate. Adesso invece se vuoi dell’acqua o te la porti da casa, ma è piuttosto scomodo e poi d’estate diventa subito calda, oppure tiri fuori gli spiccioli e la compri».
© RIPRODUZIONE RISERVATA