Cronaca
Venerdì 15 Luglio 2016
NIZZA: CAMION SULLA FOLLA
UN ATTENTATO, 84 MORTI
DIECI BAMBINI TRA LE VITTIME
IL VIDEO
L’automezzo lanciato sulla Promenade des Anglais, sul lungomare affollato dopo la festa del 14 luglio. Dal camion spari all’impazzata. Ucciso uno degli autisti, armi e granate sull’automezzo. Il sindaco della città: restate nelle case. Rafforzati i controlli in Italia ai confini con la Francia.
Il terrore colpisce ancora la Francia. Nel giorno della festa nazionale del 14 luglio, un camion si è scagliato sulla folla riunita a guardare i fuochi d’artificio sul lungomare di Nizza. Sparando e correndo all’impazzata a 80 km orari, ha lasciato a terra almeno 84 morti e oltre 100 feriti, 42 dei quali in condizioni critiche, secondo la Procura che ha anche rivelato che dieci vittime sono bambini. E che non ha dubbi sulla matrice: «E’ stato un attentato». L’inchiesta è stata affidata all’antiterrorismo. Per il momento non ci sono rivendicazioni, ma il Site ha fatto sapere che i sostenitori dell’Isis hanno «festeggiato il massacro».
L’autista del camion è stato ucciso, ma di lui ancora non si sa nulla. Così come poco si sa sul numero di persone che erano a bordo del tir. Subito dopo l’attentato sono circolate una serie di notizie su un secondo uomo in fuga, che avrebbe preso anche degli ostaggi, notizia poi smentita dal portavoce del ministero dell’Interno francese Pierre-Henry Brandet. Che ha comunque precisato che gli inquirenti sono alla ricerca di eventuali complici. Quel che è certo è che si è trattato di una dinamica completamente diversa rispetto agli attentati che hanno colpito Parigi e Bruxelles, ma altrettanto micidiale.
I racconti dei testimoni sono terrificanti: la fuga disperata per trovare riparo, correndo tra decine di corpi immobili, teste insanguinate e membra staccate. In molti si sono rifugiati nei locali, bar e ristoranti. «Siamo rimasti nascosti per un tempo interminabile», hanno raccontato «c’erano corpi ovunque». Un ristoratore italiano ha visto entrare nel suo locale centinaia di persone, tutti stipati nel suo ristorante in cerca di salvezza. I taxi hanno iniziato a caricare gratuitamente le persone per portarle in salvo.
I video con la gente terrorizzata che fugge hanno fatto il giro dei social. Così come le foto, con i teli blu a coprire i corpi delle vittime. «Il camion - è l’atroce racconto di un giornalista di Nice-Matin - guidava a zig-zag, per raggiungere il maggior numero di persone, come fossero birilli. E i corpi volavano in aria come birilli». Che il bilancio sarebbe stato pesante si era capito sin dall’inizio. Il tir, all’interno del quale sono state trovate armi e granate, ha iniziato la sua folle corsa alle 22.30 ed ha percorso alla massima velocità «tutto il lungomare fino al centro, dove c’erano migliaia di parsone per la serata di festa», ha riferito un testimone. E l’autista, come hanno confermato le autorità, sparava sulla folla. La procura ha parlato subito di «bilancio pesante». Prima di 30, poi addirittura di 60 morti e di un «numero enorme» di feriti. Poi la polizia è arrivata a 75 morti. Ma il bilancio sembra tragicamente destinato ad aumentare.
Il presidente francese, François Hollande, ha lasciato Avignone per rientrare d’urgenza a Parigi e partecipare alla cellula di crisi del ministero dell’Interno alla Place Beauvau, mentre sono stati rafforzati i controlli ai confini con la Francia.
L’unità di crisi della Farnesina ha attivato un numero di crisi per gli italiani a Nizza (00390636225), mentre il Ministro dell’Interno Angelino Alfano ha convocato per stamane al Viminale il comitato Analisi Strategica Antiterrorismo. «Nizza e l’Europa - ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni - sono state colpite in modo orribile».
I sostenitori dell’Isis «stanno celebrando il massacro di Nizza». Lo riporta su twitter il Site, il sito di monitoraggio delle attività jihadiste sul web. «Notando le luci della torre Eiffel spente in segno di lutto - scrive ancora il Site - un sostenitore dell’Isis ha chiesto che rimanga al buio fino alla conquista della Francia da parte dell’Isis».
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