Cronaca / Como cintura
Martedì 25 Giugno 2013
Campione, no a sacrifici
Sciopero al Comune
Nessuno guadagna meno
di centomila franchi l’anno
E non vuole rinunciarci
Sciopero. Sia pure con una maggioranza non travolgente, sia pure a malincuore, i dipendenti del Comune di Campione hanno scelto la strada più dolorosa. Quella di rinunciare ad almeno 300 franchi, da investire in una giornata di protesta contro i tagli imposti dall’amministrazione comunale.
No alla riduzione del 10 % di stipendio in cambio del 10 % di lavoro in meno ( da 36 a 32 ore a settimana). Questa era la proposta del segretario generale, Giampaolo Zarcone, negoziabile soltanto a “saldi invariati”, come si dice quando comunque qualcuno deve pagare il conto che non torna: il bilancio del Comune è in rosso di almeno tre milioni di franchi e la somma è da recuperare sui 17 che ogni anno percepiscono i 118 dipendenti, uno ogni 18 abitanti contro i 100 circa dei paesi “normali”.
Se il 10 % in meno a tutti non piace, ha sostenuto il segretario, si può sempre togliere il 12 a chi guadagna di più e l’8 a chi guadagna meno.
La proposta non è passata. Da che pulpito vien la predica sulla crisi e i sacrifici, devono aver detto ieri mattina in assemblea i dipendenti , considerato che Zarcone lo scorso anno ha percepito 328mila franchi svizzeri. Meno 150mila di tasse, ne restano 178mila, che fanno circa 10mila euro netti al mese per tredici mensilità.
Son tanti soldi, sono pochi? In qualsiasi modo la si pensi , per il contribuente italiano lo stipendio del segretario comunale costituisce un gran risparmio: sembrerà paradossale ma siccome Zarcone fa il direttore generale, si pagano a lui e a lui soltanto le indennità da dirigente che altrimenti andrebbero distribuite fra un nutrito numero di dipendenti. E invece a Campione di dirigenti non ce ne sono. Il capo dei circa trenta agenti di polizia locale, per esempio, è “solo” un funzionario di fascia C con la responsabilità di area. Circostanza che consente di contenere il suo stipendio in circa 180mila franchi svizzeri l’anno, cioè 146mila euro lordi annui. Altri vigili urbani senza il grado di colonnello, la laurea e con minore anzianità, ma sempre in fascia C, veleggiano invece intorno ai 140mila franchi, cioè 113mila euro, sempre al lordo delle tasse e all’anno. Son tanti soldi, sono pochi? Di sicuro ormai la tassazione è elevatissima anche qui, il caffè e la casa costano il doppio che a Como e provincia, la v ita è indiscutibilmente più cara. Però a Como un vigile in fascia C, assicurano i sindacalisti, percepisce circa 22mila euro, sempre lordi e sempre all’anno. E non viaggia in Porsche come capita da queste parti.
Il punto debole di questa vertenza sindacale, in effetti, è il confronto con la retribuzione dei colleghi di Como. Un dipendente di fascia B, per esempio un operaio cantoniere, a Como piglia circa 20mila euro l’anno, a Campione non meno di centomila franchi svizzeri, cioè 81.300 euro l’anno.
I confronti lasciano il tempo che trovano, specie tra coloro che ieri hanno votato lo sciopero. Temuto soprattutto quello dei 48 controllori di gioco - tutti fascia C - che aprono e chiudono le roulette. C’è il rischio che debba avviarle tutte il segretario Zarcone: è il loro dirigente.
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