Cronaca / Como città
Sabato 09 Marzo 2019
«Noi, derubati e rapinati
diciamo sì alla riforma»
La modifica della legittima difesa? «Una legge sacrosanta» - Ma in pochi sono disposti comprare una pistola: «Le armi fanno paura»
Como
Tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il male. Quello che potresti fare a una persona, anche se ti ha appena derubato. E così chi si è visto svaligiare l’abitazione dai ladri se da un lato approva senza alcuna riserva la nuova norma sulla legittima difesa, dall’altro assicura: «Comprare un’arma da tenere in casa? Mai».
Rossella se lo ricorda bene la notte in cui il suo barboncino l’ha svegliata nel cuore della notte. «Era il febbraio di quattro anni fa, i giorni in cui Albate e Muggiò hanno subito una lunga serie di furti in abitazione - racconta la donna - Nel cuore della notte vengo svegliata dal mio cane che inizia ad abbaiare. Abito su una casa a due piani. Esco dalla stanza e urlo: “Basta non abbaiare”. Poi torno a dormire. La mattina scendo per andare a fare colazione, e mi accorgo che alcune cose sono state spostate. Poi vedo le finestre aperte e le persiane pure e, sotto la finestra, una sedia da giardino rubata al vicino. Mi è venuta la pelle d’oca. E per giorni ho avuto paura».
«Io sono d’accordo con la nuova legge sulla legittima difesa (passata alla Camera, dev’essere ancora discussa al Senato ndr). Se tu entri di notte in casa mia devi sapere che potrei anche spararti». Ma, come detto, tra il dire e il fare... «No, non so se avrei davvero il coraggio di farlo».
Anche Roberto non ha dubbi al riguardo: «Tu non puoi entrare così nella casa di qualcuno. Io la pistola non la prenderò mai e dubito che, anche se l’avessi, la userei. Ma capisco e giustifico chi lo fa. Ed è giusto che ci si possa difendere senza timore di conseguenze in casa propria».
Roberto ricorda molto bene anche il giorno del furto: «Era un 30 dicembre. Mia moglie e mio figlio si sono spaventati e per giorni non si sono sentiti al sicuro in casa». Quindi ben venga la riforma della legittima difesa. Anche lui avverte: «In realtà dovrebbe pensarci lo Stato a difendermi. Non dovrei essere io a farlo. Ma almeno con questa legge se mi difendo non finisco sotto processo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA