Nomimati sei scrutatori
Accuse di brogli a San Fermo

La minoranza: <Ci hanno mandato le convocazioni per le liste due giorni dopo la riunione elettorale>
Il sindaco: <Ho garantito io la par condicio>

SAN FERMO Non parlano apertamente di brogli, ma ugualmente hanno voluto presentare un esposto al prefetto di Como. Nel Comune di residenza del senatore azzurro e già ministro in pectore Lucio Stanca è già “battaglia”, aperta ancora prima della chiamate alla urne per il rinnovo del parlamento.
La commissione elettorale (senza membri di minoranza al suo interno) ha nominato sedici scrutatori.
«La commissione è illegittima e pertanto chiediamo l’intervento urgente del prefetto - si legge nell’esposto presentato in prefettura a firma di Marte Ferrari, consigliere di minoranza per Nuova San Fermo e di Andrea Beretta, capogruppo della seconda opposizione «Obbiettivo» -. La nomina degli scrutatori va annullata. Le nostre convocazioni per partecipare alla commissione sono state spedite due giorni dopo la riunione dello stesso organismo, così come dimostra il timbro di Poste Italiane. Le lettere sono poi state recapitate dal postino nelle nostre abitazioni che distano 300 metri dal municipio otto giorno dopo lo svolgimento della riunione. Non avendo potuto esercitare un nostro diritto di partecipazione, chiediamo al prefetto di annullare d’ufficio la commissione elettorale e di riconvocarla al più presto invitando soprattutto i commissari delle minoranze votati dal consiglio».
<Ho garantito io il rispetto della par condicio nella convocazione dei commissari - dice il sindaco Adelio Mascetti -. Abbiamo nomimato tanti giovani, tenendo conto della loro area politica. Piuttosto che disturbare il prefetto, la minoranza se la prenda con Poste Italiane>.
Dario Lucca

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