Novedrate, folla per l’addio a Romanò
«Basta sangue sulle strade»

Tanta partecipazione al funerale del sindacalista morto in un incidente una settimana fa. Il sacerdote in lacrime ha citato Guccini. Bandiera della Cgil listata a lutto

«Quello che è capitato è simile a migliaia di casi, tanti, troppi casi. C’è un clima di battaglia campale perché il sangue scorre su tutte le strade. Sono stragi quotidiane per le quali non basta la rassegnazione, non basta dire “capita, è destino”. Questo avvenimento, doloroso, tragico, ci lascia domande. Solo domande».

Don Giancarlo Brambilla si commuove più volte durante l’omelia funebre per Donato Romanò, sindacalista in pensione, morto a 62 anni dopo che sulla sua auto è finito un carico di legname perso da un Tir.

Ieri, a sette giorni dall’incidente sulla strada provinciale Novedratese, nella chiesa dei Santi Donato e Carpoforo, non c’era soltanto il paese per il quale Romanò era stato presidente della biblioteca, ma anche tutta la Cgil Como. Un ricordo commosso è stato pronunciato anche dal segretario generale Alessandro Tarpini.

«In questo momento mi chiedo se sia il caso di parlare - ha detto don Giancarlo - l’uomo, come diceva uno scrittore ebreo, si eleva a Dio attraverso le domande che a Lui pone. Ecco il vero dialogo». Il sacerdote ha quindi citato “Canzone per un’amica” di Francesco Guccini, il cui testo parla proprio di una vittima della strada. «Non lo sappiamo cosa hai pensato, quando anche il cielo è crollato. Dopo, soltanto il silenzio è regnato tra le lamiere contorte».

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