Cronaca / Como città
Sabato 17 Maggio 2014
Nuove regole per la sanità
Si apre di sera e nel weekend
Maroni lancia la novità: visite ed esami nei feriali fino alle 22, sabato fino alle 15 e domenica mattina Coinvolto il Sant’Anna con radiologia, fisiatria, cardiologia e radioterapia. Prenotazioni al via lunedì
Visite specialistiche ed esami fino alle dieci di sera. Oppure sabato, fino alle 15. E persino domenica mattina. La novità è stata annunciata ieri dal presidente della Regione Roberto Maroni e tocca anche Como. Saranno infatti aperti di sera e nei weekend alcuni ambulatori del Sant’Anna, visto che l’azienda ospedaliera è coinvolta nella sperimentazione. Da lunedì prossimo sarà possibile effettuare la prenotazione per il fine settimana o l’orario serale, telefonando al consueto numero del call center regionale (800-638638) oppure contattando direttamente la struttura.
Per il momento il Sant’Anna ha aderito all’iniziativa “Ambulatori aperti” con le unità operative di Radiologia (ecografia e altre prestazioni come la Tac), Fisiatria (prime visite), Cardiologia (visita cardiologica, ecocardiogramma) e Radioterapia. «Nei prossimi giorni - ha spiegato l’azienda ospedaliera - sarà valutata la possibilità di inserire nell’elenco altre specialità e sedi».
«Le prenotazioni - conferma il Sant’Anna - saranno attive da lunedì». Questo non si tradurrà, comunque, in una beffa per tutti quei cittadini che hanno già prenotato, nei giorni scorsi, una visita o un esame. Non verranno “scavalcati”. Lo stesso Sant’Anna spiega che verrà effettuata «una revisione delle liste d’attesa delle varie specialità coinvolte per non penalizzare i cittadini che hanno già fissato gli appuntamenti». Verranno contattati, in sostanza, i cittadini che avevano già prenotato, e si chiederà loro se intendono sfruttare una delle nuove opportunità, modificando la data per l’esame o la visita.
L’operazione è stata approvata dalla giunta regionale nella seduta di ieri pomeriggio. «Sarà possibile effettuare le prenotazioni negli ambulatori di 14 ospedali, un presidio in ogni provincia e due in quelle di Milano e Brescia - ha detto Maroni - per una serie di esami che ogni singola struttura definirà e, entro una settimana, potranno iniziare le prime visite». «Sono importanti - ha osservato - l’apertura di sera, quella al sabato e soprattutto quella alla domenica, che consentiranno a chi lavora tutta la settimana di non dover prendere un permesso, magari non retribuito, per poter andare a fare gli esami del sangue».
Non sono giorni semplici per il mondo della sanità lombarda, travolta dagli scandali, ma il numero uno della Regione - dopo aver annunciato una serie di novità in materia di appalti - ieri ha voluto rilanciare proprio per questo. «Nonostante i problemi emersi, sui quali voglio fare piena chiarezza - ha detto - la nostra sanità rappresenta un sistema d’eccellenza, che funziona».
«Questa iniziativa - ha concluso - parte in via sperimentale, per vedere se il prolungamento degli orari e l’aggiunta dei fine settimana sono utili e vengono sfruttati dai cittadini. Il 31 luglio si concluderà la sperimentazione e faremo una valutazione». Verrà preso in esame il numero di pazienti che hanno usufruito delle aperture “ampliate” e lo si rapporterà ai costi sostenuti per introdurre il nuovo servizio; quindi si deciderà se proseguire su questa strada o invertire la rotta.
Hanno espresso soddisfazione per il progetto i consiglieri regionali Alessandro Fermi (Forza Italia) e Francesco Dotti (Fratelli d’Italia). «Dopo il via libera del consiglio con una mozione votata a larghissima maggioranza, ora accogliamo con favore il provvedimento della giunta, che ha il duplice obiettivo di ridurre le liste d’attesa e andare incontro alle esigenze di chi lavora. Le sperimentazioni sin qui portate avanti, per esempio in Veneto, hanno dato riscontri più che positivi».
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