Omicidi, nuove perquisizioni
alla convivente del killer

Delitto di Mozzate, i carabinieri di Rimini cercano elementi per chiarire la posizione di Monica Sanchi, convivente dell’omicida Demiraj

Perquisizioni sono state compiute in casa e nell’auto di proprietà di Monica Sanchi, la 35enne cameriera riccionese fidanzata di Dritan Demiraj, il fornaio albanese di 29 anni che ha accoltellato a morte l’ex compagna Lidia Nusdorfi alla stazione di Mozzate (Como) l’1 marzo, e ucciso il 28 febbraio Silvio Mannina, strangolandolo e occultandone il cadavere alla cava del lago Azzurro di Santarcangelo (Rimini).

I carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Rimini hanno perquisito casa e vettura della Sanchi, alla ricerca di elementi utili a chiarire proprio le circostanze della morte di Mannina, bolognese ospite di una casa famiglia. La Procura romagnola, che indaga sull’omicidio di Mannina, al momento ha iscritto nel registro degli indagati la Sanchi per favoreggiamento e occultamento di cadavere, mentre dalla Procura di Como la donna è indagata per concorso nell’omicidio di Lidia Nusdorfi.

Il ruolo giocato dalla 35enne riccionese nella vendetta di Demiraj nei confronti dell’ex compagna e del suo ultimo fidanzato, è ancora da chiarire fino in fondo. I Cc per il momento hanno sequestrato solo una sorta di diario-opuscolo della Sanchi e la fotocopia della lettera che questa aveva scritto a Demiraj in carcere, nella quale gli avrebbe chiesto di dire la verità. Il computer della Sanchi invece era già stato sequestrato dai Cc di Como nella perquisizione eseguita qualche settimana dopo l’omicidio di Mozzate.

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