Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Giovedì 10 Luglio 2014
Omicidio, in cella a 17 anni
Era il soldato dell’assassino
Mozzate, il ragazzo fermato in Francia per il delitto del sottopasso. Da Roma era andato a Rimini solo per aiutare il pasticciere albanese
Il puzzle è completo. E il quadro che è apparso è più macabro che mai: una persona torturata, uccisa e sepolta in una palude, una donna accoltellata a morte per gelosia e per difendere l’onore. Ma anche quattro persone in carcere con accuse pesanti come dei macigni.
L’ultimo tassello del puzzle è un ragazzo di soli 17 anni che, a quanto pare, è stato utilizzato quasi fosse un soldato semplice per una missione terribile: uccidere la povera Lidia Nusdorfi, 35 anni, “accusata” di aver infangato l’onore del convivente Dritan Demiraj, pasticciere albanese di 29 anni, dal quale la donna era fuggita, lasciando i due figli nella loro abitazione di Rimini.
L’obiettivo finale era lei, Lidia. E per raggiungerlo Demiraj, aiutato dall’attuale fidanzata Monica Sanchi, 35 anni di Rimini, dallo zio Sadik Dine, pescatore di 60 anni, e da questo suo “amico” di 17 anni, non ha avuto pietà nemmeno di Silvio Mannina, 30 anni di Bologna, che doveva servire da esca. E che poi è stato barbaramente ucciso, con la sola colpa di aver scritto su Facebook di essere “impegnato” con Lidia.
LEGGETE l’ampio servizio
su LA PROVINCIA di GIOVEDÌ 10 luglio 2014
© RIPRODUZIONE RISERVATA