Orsenigo, cimitero vietato agli under 14
Accesso vietato se non accompagnati dai genitori. Le reazioni: «Norma assurda e inapplicabile». Il sindaco: «Necessaria contro i vandalismi»
Ragazzi sotto i 14 anni fuori dal cimitero, a meno che non siano accompagnati da maggiorenni. Fa discutere in questi giorni la scelta dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Mario Chiavenna, di escludere bambini e pre-adolescenti dall’accesso al cimitero per fare visita ai propri cari.
Nell’ultimo consiglio comunale è stato infatti approvato il nuovo regolamento dei polizia mortuaria, che si era necessario dopo l’edificazione dei nuovi colombari, che sono stati inaugurati il primo novembre.
Il nuovo regolamento
Fin qui tutto regolare: normale prassi amministrativa e burocratica ma tra le righe è emersa, contestata dalla minoranza, la messa al bando per gli under 14.
Norma tanto semplice, quanto chiara ed esplicita: sotto quell’età si potrà accedere solo accompagnati, altrimenti scatteranno le sanzioni, che non sono di poco conto: la forbice della multa varia infatti tra i 200 e i 500 euro per i trasgressori. Soldi che ovviamente, trattandosi di minorenni, ricadranno pur sempre come responsabilità pecuniaria sui genitori che non hanno controllato i loro figli.
Insomma i genitori dovranno avere il massimo controllo dei figli: se questi disgraziatamente in giro da soli entrassero nel cimitero rischierebbero la sanzione. Non basta quindi controllare che i ragazzini non vadano in cattive compagnie e o in locali poco adatti alla loro età, ora bisogna controllare che non entrino nemmeno al cimitero.
Obiettivo dell’amministrazione: evitare atti di vandalismo in un luogo sacro. Una scelta che lascia stupiti e allibiti i consiglieri della minoranza Il Ponte: «È veramente assurda come norma, perché se pensiamo al vandalismo, forse questo tipo di atti si può manifestare in età più avanzata, tra i 16 e i 17 anni: in quel caso non vanno incontro a sanzioni. Forse allora era più logico per gli under 18 - commenta il consigliere di minoranza Pietro Gatti - C’è poi l’aspetto affettivo per i propri cari defunti: se un ragazzino di 13 anni, che ovviamente va già in giro da solo, vuole ad esempio andare a trovare i propri nonni, o gli zii o altri parenti defunti con queste norme non può farlo. Ho capito che il sindaco parla di buon senso, ma quando c’è un regolamento per qualsiasi segnalazione devi intervenire: e queste norme sembrano quasi poliziesche».
In consiglio comunale
Anche la capogruppo di minoranza, Marta Abinti, fa eco al collega: «Al di là della sostanza della norma, c’è da domandarsi chi controlla e chi la fa applicare – spiega – Andando a rinnovare il regolamento, questa norma non doveva essere inserita o comunque andava modificata».
Dal canto suo il sindaco difende la scelta: «Riteniamo che questa non sia una norma troppo severa, anzi per noi è necessario prevenire comportamenti scorretti e atti di vandalismo al cimitero – spiega il primo cittadino – Ricordo che la stessa norma era presente anche nel precedente regolamento. Se non vogliamo che bande di ragazzini compiano atti vandalici dobbiamo porre regole e sanzioni».
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